Chiesa
La celebrazione di Francesco nel giorno delle Ceneri
Ecco cosa ha detto il Papa nella basilica di Santa Sabina. Con le Ceneri "inizia un nuovo itinerario spirituale".
Chiedere il dono delle lacrime per vivere una Quaresima autentica lontana dalle ipocrisie: questo il messaggio di Papa Francesco, che nel pomeriggio ha celebrato, presso la Basilica di Santa Sabina all’Aventino, la Santa Messa con il rito di benedizione e imposizione delle Ceneri. “Siamo peccatori sempre bisognosi di penitenza e di conversione”, così il Papa ricordando il limite che caratterizza la natura umana. Un invito alla conversione, a tornare, come fece il figlio della parabola, tra le braccia del Padre tenero e misericordioso che attende. Piangere in quell’abbraccio, fidarsi di Dio e ad affidarsi a Lui. La Quaresima diventa così un tempo di ascolto e di penitenza, da vivere nella preghiera così reale da rigare il volto, soprattutto quello dei religiosi, di lacrime. Un’omelia densa quella del Pontefice che prepara a questo tempo che la Chiesa dona per “ritornare al Signore con tutto il cuore”. Il cuore, visto come centro in cui maturano scelte e atteggiamenti della persona, è ancora una volta elemento essenziale per il Papa, che chiede al popolo di Dio di “intraprendere il cammino di una conversione non superficiale e transitoria, bensì un itinerario spirituale che riguarda il luogo più intimo della nostra persona”. Fermarsi e lasciarsi riconciliare è il modo più immediato di accostarsi al Signore che “non si stanca mai di avere misericordia di noi, invitandoci a tornare a Lui con un cuore nuovo, purificato dal male, purificato per le lacrime, per prendere parte alla sua gioia”. Il Santo Padre, nel corso della celebrazione, ha imposto le ceneri ad alcuni dei presenti: in particolare ad una famiglia con tre figli, ai monaci benedettini di Sant’Anselmo, a diversi padri domenicani di Santa Sabina. Infine ha esortato i fedeli ad iniziare “fiduciosi e gioiosi l’itinerario quaresimale”, affidando a Maria “il nostro combattimento spirituale contro il peccato”.