Diocesi
La città di Cosenza ha onorato San Francesco
Santa Messa presieduta dall'Arcivescovo e nel pomeriggio lunga processione per le vie della citta. Nella nostra sezione video potrete trovare il momento dell'uscita del simulacro dalla chiesa.
Ieri migliaia di pellegrini hanno riempito la chiesa di San Francesco di Paola e le strade della città di Cosenza per festeggiare il Santo Calabrese della Carità, Patrono della nostra regione, al termine del novenario incentrato sul ringraziamento e sull’approfondimento del dono della vita consacrata.
Nella mattina la S. Messa solenne è stata presieduta dal Padre Arcivescovo, monsignor Salvatore Nunnari. All’inizio della cerimonia è stato offerto l’olio per l’accensione della lampada votiva che arde tutto l’anno dinnanzi il simulacro del Santo Taumaturgo e consegnata, dalle mani del Sindaco di Cosenza nelle mani del Santo compatrono, la chiave della Città.
La festa del Santo Paolano, celebrata nella solennità della Santissima Trinità, ci ricorda che “siamo figli in Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo – ha affermato monsignor Nunnari nella sua omelia – e dal mistero della Trinità viviamo in comunione filiale con i fratelli”. Rivolgendo un appello ai giovani cosentini di oggi ha sottolineato che “San Francesco ha accolto l’essenziale della vita, rinunciando al provvisorio. Preghiamo affinché i nostri ragazzi, sul suo esempio, siano protesi all’essenziale, al necessario: Dio Padre”.
Nel ringraziare le autorità civili e militari presenti alla funzione, l’Arcivescovo ha lanciato un forte monito, che riporta alla mente la sua lettera pastorale del 2012 indirizzata agli uomini delle mafie, ed ha esortato tutti a “lasciare la mafia lontano dalle istituzioni e dalla società per vivere e convivere nello spirito della legalità”. A conclusione dell’omelia, Nunnari ha rivolto un particolare ringraziamento alle comunità dei fedeli di Cosenza ed ai sacerdoti che lo hanno accompagnato in questo viaggio del suo servizio pastorale da Arcivescovo. “Rimarrò comunque sempre con voi, non abbandonerò i miei figli che sono in Cosenza-Bisignano perché un padre non va mai in pensione”.
Nel pomeriggio si è svolta la consueta processione, ricca di espressioni di fede, per le vie della città con la statua del Santo a cui hanno partecipato migliaia di fedeli accorsi da tutta la Calabria e le zone limitrofe.