Diocesi
La comunità di Mendicino festeggia i 10 anni della chiesa di Cristo Salvatore

Santa Messa di ringraziamento presieduta da mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza -Bisignano. La gratitudine a Dio del parroco don Enzo Gabrieli
Il 20 marzo 2015 veniva dedicata la chiesa di Cristo Salvatore a Mendicino. A 10 anni dall’evento si è tenuta una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo metropolita di Cosenza – Bisignano. Ad accogliere il Pastore è stato il parroco, don Enzo Gabrieli, che all’inizio della santa Messa ha voluto esprimere la gratitudine al Signore per i giorni di grazia che la comunità ha vissuto e per il dono della chiesa nuova. “Questo tempio ci è stato consegnato 10 anni fa. Pezzo dopo pezzo, con il contributo di tutti, stiamo costruendo la chiesa”, ha detto don Gabrieli. “Abbiamo tanti motivi per dire grazie e aprirci a chi ha bisogno”, ha detto evidenziando le esperienze di carità vissute in quest’ultimo periodo nella parrocchia. Quello di Cristo Salvatore è un complesso pastorale parrocchiale. “Questa comunità appena sollecitata partecipa. Siamo in una comunione che ci lega e ci fa camminare insieme”, ha concluso, non prima di aver ringraziato il Vescovo per la paternità e la fraternità dimostrate. “Ringraziamo il Signore per questa occasione. È un’occasione speciale, un dono che viene dall’alto”, ha detto mons. Checchinato nella sua omelia. “Quando celebriamo come oggi la memoria di una dedicazione della chiesa, ricordiamo che questa opera così bella è un’opera infinitesamente piccola rispetto all’immensità della vocazione che abbiamo ricevuto, essere famiglia di Dio”.

Per il presule, “la chiesa è simboleggiata da un edificio, ma prima di tutto è un’esperienza fatta di persone, di corpi”. Mons. Checchinato ha sottolineato che “certamente abbiamo bisogno delle chiese, luogo dell’incontro dei cristiani, ma esse ci rimandano prima di tutto al nostro senso di appartenenza alla Chiesa reale ma invisibile”. Meditando sulla lettera di Pietro, il vescovo di Cosenza ha sottolineato che l’apostolo ci dice anzitutto che “noi siamo prima di tutto una realtà unica”. Così “cogliamo la chiamata all’unità”, che è “l’esperienza della Chiesa”.
