La famiglia è l’immagine di Dio

Veglia in Cattedrale nella vigilia della festa della Madonna del Pilerio. Al centro è la famiglia, secondo la tradizione biblica e la riflessione dei Papi.

“Il matrimonio e la famiglia costituiscono uno dei beni più preziosi dell’umanità”. La Chiesa ne è consapevole, per questo continua a occuparsene, con cura e amore. Per questo si riunisce, magari davanti al Santissimo. Come in questa vigilia della festa della Madonna del Pilerio, in Cattedrale. Una veglia di preghiera “per le famiglie e con le famiglie”. Alla vigilia del Sinodo ordinario che la Chiesa tutta, docente e discente, si prepara a vivere e celebrare. Il tempio madre cosentino ha così accolto papà mamme e bimbi, per un sentito momento di preghiera. Alla scuola della Scrittura, secondo l’insegnamento dei vicari di Cristo. Un percorso di riflessione attraverso la sapientia cordis di Giovanni Paolo II e Francesco che è cara a chi guida l’Ufficio famiglia diocesano, in prima linea nell’organizzare la veglia. A salutare nel nome della Trinità famiglia d’amore è don Aldo Giovinco. Tocca al parroco di San Carlo Borromeo, assistente dell’Ufficio, presiedere la liturgia adorante. Fra i banchi, come anticipato, anche tante famiglie. Occasione propizia per incrociare lo sguardo del Santissimo, dello Sposo biblico che sulla Croce volle liberamente celebrare le nozze con l’umanità e con la pletora di chiamati detta Chiesa. “Gli sposi sono il richiamo permanente per la Chiesa di ciò che è accaduto sulla Croce” – recitava la Familiaris Consortio. A proposito di nozze, a illuminare la veglia è la proclamazione e la testimonianza di quelle di Cana. Secondo la teologia giovannea, uno splendido segno del giorno della risurrezione del Signore. Mentre l’icona del Pilerio è resa lucida dalle lampade della cappella che la ospita, il lettore ricorda, con le parole di papa Francesco, che “l’immagine di Dio è la coppia matrimoniale”. “Non soltanto l’uomo, non soltanto la donna, ma tutti e due”. E questo lo dice lunga, oggi, rispetto a tante pazze idee, che lo stesso Papa rimprovera e condanna. “Maschio e femmina li creò” : immancabile, quel testo ispirato per l’amore di Dio e l’intelligente intuizione umana. “Quando un uomo e una donna celebrano il sacramento del Matrimonio, Dio, per così dire, si ‘rispecchia’ in essi, imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore”. Parole cariche di significato, di valore, che rendono ragione di quell’essere “sacramento” che è l’unione coniugale. Icona, gli sposi, di Cristo sposo. Lui, il Figlio di Dio, che ha abbracciato la Gerusalemme di quaggiù, quella città santa chiamata Chiesa, e l’ha completata, perfezionata. Fino a ricrearla. Facendo dell’acqua il vino nuovo.