La gioia dei ministranti della nostra diocesi

250 ministranti in Seminario per la 32esima festa annuale

Voci scroscianti di gioia, giochi, canti e… “Gesù è Risorto Veramente, Alleluja!”. La ‘Festa del Ministrante’ è una consuetudine che coinvolge bambini, bambine e giovanissimi. Quest’anno sono oltre 200 i partecipanti, giunti da ogni parte della nostra diocesi presso il Seminario Arcivescovile. Un dato più che positivo, che evidenzia una maggiore partecipazione di ragazzi frequentanti le scuole medie inferiori e superiori, una fascia d’età carente in anni precedenti. Una novità: diverse comunità hanno realizzato video che documentano le loro attività da ‘chierichetti’, così da rendere condivisibile l’esperienza pure nei social network. Dopo un iniziale momento di accoglienza curato nell’organizzazione, così come il resto della giornata dal CdV diocesano e dai seminaristi, don Luigi Bova ha dato il via alle attività della giornata pregando assieme ai nostri ministranti per condividere al meglio un’esperienza di gioco, di condivisione e d’autentica comprensione del ruolo cui sono stati ‘vocati’: servire la Santa Messa, nonostante la giovanissima età allo stesso modo “del giovane Samuele che serviva alla presenza di Elì” o come Maria che ha risposto con un ‘Sì’ chiaro e deciso, la sua fedeltà nel servire il Figlio. Dopo le attività ludiche della mattina all’aperto, sotto un sole clemente e a dispetto dei giorni freschi appena scorsi, il gruppo e i loro coordinatori hanno accolto l’arcivescovo mons. Francesco Nolè, che si è rivolto a loro con queste parole durante il momento di preghiera:”Essere ministranti significa essere testimoni di Gesù. Solo ascoltando la sua Parola possiamo essere a suo servizio. Ricordate: voi venite da parrocchie diverse, ma siete tutti ministri al servizio di un unico Dio, che si sacrifica per noi sull’altare come Eucarestia. Voglio aggiungere che tra di voi vi sono alcuni che un tempo partecipavano a questa giornata ed ora sono sacerdoti della nostra Chiesa, seguendo una vocazione più grande. Ringrazio quindi le vostre famiglie e i parroci che vi permettono di svolgere questo sevizio, che vi formerà alla scuola della vera Carità. E un ringraziamento va a voi, che avete ascoltato la chiamata di Cristo rispondendo il vostro: Eccomi!”. Per la prima volta è stata benedetta alla fine pure una famiglia, ad indicare il ruolo nevralgico dei genitori nella formazione cristiana dei giovani.