Cultura
“La strada del ritorno è sempre più corta”. Una famiglia al femminile raccontata da Valentina Farinaccio
Sfumature ed ironia nel romanzo di Valentina Farinaccio
La protagonista del libro si chiama Vera, un testo che racconta la storia della sua famiglia al femminile in un battibaleno. Vera è una bambina curiosa, forte e ingegnosa: ama giocare a nascondino con il batterista dei Betlemme Ringo Starr e da grande immagina di percorrere tutte le strade dell’universo come ai tempi dei viaggi col nonno. Vera eredita dal padre libraio Giordano Lorenzini, oltre ai capelli rossi, la passione per le storie: infatti colora pagine intere per raccontare favole, dotate di una scrittura creativa e calzante. Di suo padre ricorda l’ultima estate trascorsa insieme quando aveva soli cinque anni, e parte da quest’ultimo aneddoto per iniziare il viaggio di ritorno, un viaggio sensoriale ed introspettivo, di una Vera ormai trentenne, star della TV, che si diverte a leggere gli oroscopi, e in tutte le sue attività ci mette quel pizzico di brio e anche leggerezza, caratteristiche tipiche di chi ha avuto una vita intensa. Nel libro intreccia la storia della mamma Lia e della nonna Santa, memore del fatto di essere sempre a metà, perché vissuta con un solo genitore. Emerge un personaggio anticonformista, che si è saputo ribellare alle leggi ancestrali dettate dal maschilismo all’italiana, credendo sempre di più nel valore della famiglia, degli affetti e affidando al viaggio il compito della crescita spirituale, che può essere corto o lungo a seconda della prospettiva in cui ci si imbatte e nel caso di Vera è corto. La strada del ritorno è sempre più corta è un romanzo carico di sfumature e di ironia? Per dirla con l’autrice la risposta è affermativa, perché si focalizza sull’amore a metà, l’abbandono e l’ evoluzione, tre varianti analizzate col cuore da Valentina Farinaccio.