La traccia di papa Francesco in un mondo in continua evoluzione

Dieci anni fa Jorge Mario Bergoglio divenne Papa. E se forse non è giusto trarre un bilancio di un pontificato ancora in corso, di certo Francesco ha già lasciato una traccia in un mondo in continua evoluzione da tutti i punti di vista, politico, economico, sociale, culturale.

“Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri”. Ricordo nitidamente l’applauso che nell’aula Paolo VI, accompagnò l’espressione di papa Francesco a pochi giorni dalla sua elezione. Un momento forte, con gli operatori della comunicazione, in cui il Santo Padre spiegò anche la scelta del nome che aveva scelto: Francesco, come il poverello d’Assisi.

Dieci anni fa Jorge Mario Bergoglio divenne Papa. E se forse non è giusto trarre un bilancio di un pontificato ancora in corso, di certo Francesco ha già lasciato una traccia in un mondo in continua evoluzione da tutti i punti di vista, politico, economico, sociale, culturale. Per questo egli s’é fatto abile timoniere di una barca, quella di Pietro, spesso criticata, incompresa, svalutata. Papa Francesco ha portato a Roma la sua esperienza sul campo tra le periferie di Buenos Aires per dire che la “periferia”, l’estremità, i confini del mondo, troppo spesso ignoti e che generano indifferenza, sono le frontiere di quella esigenza che la Chiesa ha sempre e che si chiama “evangelizzazione”. Ha parlato all’Europa sempre da lontano, recando il messaggio del Vangelo, denunciando la logica dello scarto e la noncuranza; e ancora, ha denunciato gli abusi contro la casa comune, riconoscendo la necessità, cogente, di una maggiore cura dell’ambiente.

Papa Francesco sa leggere i segni della storia e interpretarli alla luce di una rinnovata alleanza tra diversi, tra generazioni, tra uomini di potere e credenti. Tra religioni anche diverse, come sono testimonianza gli incontri proficui vissuti con i leader degli altri credi, insieme per generare la pace, il dialogo, la speranza in un mondo spesso smarrito.

Francesco è il Papa della misericordia, del giubileo diffuso che visto spalancarsi le Porte sante di tutto il mondo. Un modo semplice ed efficace per intercettare l’esigenza di Dio che rimane profondamente radicata nel cuore dell’uomo…