Attualità
L’assemblea Onu si eprima sul diritto al cibo
La proposta è stata lanciata con l'invito, a tutte le Caritas del mondo, di mandare cartoline alle Nazioni Unite per chiedere che i governi facciano il punto sulla situazione alimentare globale. I delegati Caritas hanno percorso in corteo il Decumano, via centrale dell'Expo, dietro lo striscione "One human family. Food for all", titolo della campagna lanciata da Papa Francesco a dicembre 2013.
Aiutare i piccoli coltivatori. In uno studio che ha coinvolto 99 Caritas nazionali – presentato oggi e realizzato da Caritas internationalis, Catholic Relief Services e Grey Matter Research & Consulting – sembra che la soluzione per ridurre la fame nel mondo sia molto semplice: aiutare i piccoli coltivatori, i più colpiti dai cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale è infatti tra le prime tre cause di malnutrizione insieme alla mancanza di risorse – terra, semi, prestiti, accesso ai mercati – e alla bassa produttività agricola. Secondo un terzo degli intervistati (che facevano riferimento alla situazione nel proprio Paese) le persone non hanno accesso a cibo sufficiente; la metà dice che la sicurezza alimentare è garantita in parte, soltanto per un quinto lo è completamente. A soffrire di più per la bassa produttività agricola e i cambiamenti climatici sono i contadini dell’Africa sub-sahariana. In Asia i piccoli agricoltori non riescono ad accedere alle risorse finanziarie. In America Latina e nei Caraibi le difficoltà sono dovute alla speculazione sui prezzi alimentari e alla mancanza di infrastrutture. Il Medio Oriente e il Nord Africa scontano più di tutti la presenza di conflitti e la mancanza di acqua pulita. Appello ai governi. Tante le voci importanti che si sono alternate sul palco dell’Auditorium dell’Expo. Dalla visita a sorpresa del neo presidente cardinale Luis Antonio Tagle, che si è detto “molto contento per il lavoro che sta facendo la Caritas: la nostra fede in Gesù è la nostra motivazione per servire l’umanità e i poveri. Questa è la Caritas: il potere dell’amore verso i più deboli”. Il presidente uscente cardinale Oscar Andrès Maradiaga ha ribadito con forza quanto “essere liberi dalla fame” sia “un diritto umano” e ha chiesto ai governi del mondo di “impegnarsi attivamente affinché questo diritto diventi realtà per tutti”. Il card. Maradiaga ha lanciato un appello “perché sia convocata una sessione speciale dell’Assemblea Onu sul diritto al cibo”. Mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento e presidente uscente di Caritas italiana, ha ricordato che la lotta alla fame “passa anche attraverso le nostre scelte quotidiane” e la dimensione spirituale, senza la quale “l’uomo sarebbe ridotto a macchina che produce e a sua volta consuma per produrre, anche se non si comprende più a quale fine”. Michel Roy, segretario generale di Caritas Internationalis, ha concluso l’evento ricordando tre punti importanti: “Condividere ancora di più le esperienze per imparare gli uni dagli altri; trasformarle in messaggi politici; battersi contro la cultura dello scarto”. Le Caritas manderanno cartoline all’Onu per chiedere che i governi facciano il punto sulla situazione alimentare globale. |