Primo Piano
Le attività sociali del Movimento
Il Genfest 2024 dedica uno spazio alla scoperta di alcune realtà sociali presenti nel territorio calabrese coinvolgendo associazioni e comunità. Queste le attività e la loro mission.
Gabriella Zoncapè del Focolare di Lamezia Terme, in questa intervista per Parola di Vita ci offre un racconto di prima mano di ciò che si svolge in Calabria dal 27 al 29 luglio e ci descrive come «questo Genfest è proprio un cammino che inizia, che apre nuovi percorsi. L’idea del Genfest in Calabria è quella di prendere il testimone dal Brasile e portarlo qui, non avendo la possibilità di andare lì. Noi, infatti, siamo un unico Genfest con fuochi d’artificio in tutto il mondo».
Quali sono gli obiettivi principali di questo evento?
«Un obiettivo fondamentale è far capire ai giovani l’importanza di analizzare le realtà in cui vivono, per comprendere come servire al meglio la propria comunità. I giovani, che hanno preparato il Genfest, sentono l’esigenza di non fare solo una festa tra di loro, ma di immergersi nelle realtà locali».
Il tema di quest’anno è “Prendiamoci cura””, ci può spiegare cosa significa?
«Prendersi cura significa, prima di tutto, prendersi cura di se stessi. Come dicono i giovani, “non possiamo prenderci cura degli altri se noi non siamo risolti”. È necessario amare se stessi per poter amare il prossimo. I giovani hanno esplorato le realtà locali, come parrocchie e associazioni, aiutati dagli adulti del territorio».
A quali realtà calabresi verranno avvicinati i giovani nel pomeriggio della prima giornata?
Gli stessi giovani hanno scelto di fare esperienza in diverse realtà quali la Fazenda da Esperança e Comunità Belem e la Cooperativa sociale “Malgrado tutto” che sono a Lamezia Terme; l’Associazione “Costa Nostra” di Curinga, la Casa Ismaele di Rogliano; i Vivai Maiorana di Curinga e l’Azienda Agricola Milone di Lamezia Terme. Per questioni pratiche, abbiamo dovuto selezionare quelle più vicine, avendo a disposizione solo un pomeriggio. Il viaggio più lungo sarà a Rogliano, per visitare “Casa Ismaele”. I giovani delle realtà che sono state coinvolte sono rimasti così colpiti positivamente ed hanno chiesto di poter partecipare al Genfest.
Non è tanto il lavoro di un gruppo del Movimento dei Focolari, ma piuttosto le diverse scelte proposte dai giovani. Ci sono attività sociali che accolgono persone con problematiche di tossicodipendenza o prostituzione, e altre che ospitano giovani scappati dalla guerra o dalla fame e altri che tutelano il territorio e l’ambiente. Inoltre, i giovani cercavano modelli di imprenditori locali che rispettano la legalità e sono di esempio come in questi luoghi è possibile fare impresa.
Come si inseriscono le attività del Movimento dei Focolari nelle nostre realtà?
Noi come Movimento dei Focolari ci siamo calati nelle realtà delle parrocchie dove tanti dei Gen sono impegnati. Nella parrocchia sono impegnati ad esempio nella Caritas, però non è che facciamo proprio delle attività e con “l’etichetta Movimento dei Focolari” ma si inseriscono nelle realtà esistenti, perché già sono veramente tante. Dopo il Genfest cominceremo un rapporto nuovo con la «Malgrado tutto».
Chi presenta le attività sociali del Genfest?
Mattia di Lamezia Terme e Maria che proviene dalla Campania saranno i presentatori delle attività dei giovani e riassumeranno le esperienze vissute. Il filo conduttore del Genfest è un rapporto intergenerazionale straordinario, costruito insieme, senza distinzioni tra giovani e adulti. Questa collaborazione sarà evidente anche nelle attività sociali, culturali ed artistiche. I giovani saranno i protagonisti del Genfest, vivendo e condividendo esperienze che resteranno nel cuore e che porteranno con sé nelle loro famiglie e comunità future. La parola chiave è reciprocità, che significa arricchimento reciproco e costruzione di un mondo unito.
La Fazenda da Esperança di Lamezia Terme è una comunità che si dedica al recupero di persone con problemi di dipendenza. Fondata a Lamezia Terme nel 2015, in una struttura confiscata alla ‘ndrangheta e affidata alla Caritas diocesana; si basa su tre pilastri fondamentali: spiritualità, convivenza e lavoro. La comunità accoglie giovani per un percorso di recupero della durata di un anno. Gli ospiti sono coinvolti in attività quotidiane che vanno dal lavoro agricolo alla produzione artigianale, con i prodotti venduti a livello internazionale per sostenere la struttura.
Al termine del percorso annuale, i giovani hanno la possibilità di restare in comunità per aiutare a gestire la struttura e guidare i nuovi membri. Questo modello non solo promuove la sostenibilità economica, ma anche il senso di responsabilità e comunità tra i partecipanti.
La Comunità Belem ha sede a Lamezia Terme e si concentra sull’accoglienza e il reinserimento sociale di persone emarginate offrendo loro una seconda possibilità attraverso programmi di supporto e integrazione.
La Cooperativa Sociale “Malgrado Tutto” di Lamezia Terme ha una lunga storia di impegno nel campo dell’integrazione e del supporto sociale. È particolarmente nota per i suoi progetti rivolti a migranti e persone in difficoltà, offrendo una vasta gamma di servizi che includono formazione professionale, supporto psicologico e assistenza per l’accesso a servizi essenziali. Dal 2013 ha ampliato le sue attività per includere l’accoglienza di migranti. Questo ha rappresentato un passo significativo nella sua missione di migliorare la qualità della vita e facilitare l’integrazione sociale e lavorativa di persone vulnerabili. Organizza corsi di formazione per sviluppare competenze utili nel mercato del lavoro, progetti di integrazione che mirano a facilitare l’inserimento sociale e lavorativo, e fornisce assistenza psicologica per aiutare i migranti a superare le difficoltà emotive legate alla loro esperienza.
L’Associazione “Costa Nostra” di Curinga è un’organizzazione locale che si dedica alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile del territorio. Collabora attivamente con altri soggetti esterni per affrontare tematiche di interesse pubblico, in particolare quelle legate alla conservazione dell’ambiente e alla protezione delle aree naturali.
E’ noto il suo ruolo attivo nella promozione della tutela ambientale e nella sensibilizzazione della comunità locale sui temi della sostenibilità.
La Casa Ismaele è una casa famiglia situata a Rogliano, in provincia di Cosenza, che accoglie minori non accompagnati. Fa parte del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), e offre un ambiente sicuro e supporto educativo, psicologico e legale ai ragazzi in difficoltà. Si propone di facilitare l’integrazione dei minori nella società attraverso una serie di attività ricreative e culturali che favoriscono la loro crescita personale e sociale.
Le storie di vita dei ragazzi ospitati sono toccanti e testimoniano percorsi di resilienza e speranza. Con il supporto di educatori e volontari, i ragazzi ricevono non solo assistenza materiale, ma anche l’affetto e l’attenzione necessari per costruire un futuro migliore. Le collaborazioni con diverse organizzazioni, tra cui il movimento dei Focolari, sono fondamentali per garantire risorse e opportunità ai giovani ospiti.
I Vivai Maiorana sono un’azienda agricola specializzata nella produzione e vendita di piante. Situata ad Acconia di Curinga, l’azienda si distingue per l’attenzione alla qualità delle piante e per l’impegno in pratiche agricole sostenibili. La produzione comprende una vasta gamma di specie vegetali, destinate sia al mercato locale che a quello nazionale e internazionale.
L’approccio sostenibile dell’azienda si palesa nella cura con cui le piante vengono coltivate con un’attenzione particolare alla loro salute.
I Vivai Milone sono una realtà di spicco nel settore vivaistico in Calabria, con una lunga tradizione familiare giunta alla quarta generazione. L’azienda è specializzata nella produzione di piante certificate di agrumi, da frutto, ulivi e numerose specie ornamentali. Seguendo rigidi protocolli di produzione, garantiscono piante sane e geneticamente certe, coltivate in modo sostenibile.
L’azienda dispone di un laboratorio di micropropagazione all’avanguardia, che permette di ottenere piante di alta qualità. Con una superficie di circa 35 ettari distribuiti tra Lamezia Terme e Curinga, l’azienda rappresenta un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere per offrire prodotti e servizi di eccellenza.
Il Genfest 2024, con il suo tema “Prendiamoci cura”, mette in evidenza l’importanza della solidarietà, della sostenibilità e dell’integrazione. Le attività sociali della prima giornata offrono ai partecipanti l’opportunità di conoscere e contribuire a iniziative che fanno la differenza nelle comunità locali.
Questi esempi di dedizione e passione per il bene comune non solo ispirano, ma anche incoraggiano a riflettere su come ciascuno di noi possa contribuire a costruire un mondo migliore. “Prendiamoci cura” non è solo uno slogan, ma un invito all’azione, a prendere sul serio il ruolo di custodi della terra e della comunità poiché lavorando insieme è possibile affrontare le sfide più grandi e costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti.