Le “formiche” parlano del Papa ai giovani

"Cari giovani, cari ragazzi e ragazze" è un agile volumetto che racconta "gesti e discorsi" di Francesco interpretati da "Le Formiche" di Fabio Vettori. Nella prefazione monsignor Luigi Bressan, arcivescovo di Trento, precisa che la scelta "non è casuale, poiché questi animali, nelle varie specie, mostrano un grado di socialità straordinaria, una estrema sobrietà, una eccezionale capacità organizzativa, pur nella fragilità della loro struttura fisica"

Parlare di Papa Francesco veicolandone il messaggio ai giovani: è l’obiettivo di “Cari giovani, cari ragazzi e ragazze”, “gesti e discorsi di Papa Francesco” interpretati da “Le Formiche” di Fabio Vettori. L’agile volumetto, a cura della giornalista Maria Teresa Pontara Pederiva e edito da Reverdito, ha incontrato la convinta adesione di monsignor Luigi Bressan, arcivescovo di Trento. Come le formiche. La scelta di affidare alle simpatiche “Formiche” di Vettori il compito di far conoscere ai giovani di oggi il Pontefice che viene quasi dalla fine del mondo, con un linguaggio capace di toccare le corde dei cuori e anche di strappare un sorriso, “non è casuale, poiché questi animali, nelle varie specie, mostrano un grado di socialità straordinaria, una estrema sobrietà, una eccezionale capacità organizzativa, pur nella fragilità della loro struttura fisica”, spiega nella prefazione l’arcivescovo Luigi Bressan. Le formiche, infatti, chiarisce il presule, “sanno procurare cibo anche lontano dal formicaio e non soltanto per sé, ma per l’intera comunità, in un sistema che diremmo altruista e sobrio; hanno una capacità straordinaria di adattamento al clima e agli eventi e non rinunciano facilmente al contributo che ognuna di loro è chiamata a dare, malgrado l’esile consistenza fisica”. Gli etologi, prosegue mons. Bressan, “dicono che le formiche praticano un sistema di apprendimento interattivo: si organizzano per la raccolta del cibo, i ruoli da svolgere, la difesa, i percorsi da seguire, la costruzione elaborata e complessa del formicaio; nessuna resta inattiva o peggio come parassita. Sono virtù che, con tutto rispetto e tenuto conto dell’analogia, Papa Francesco richiama fortemente per gli esseri umani. E il sentirci parte di un tutto, com’è l’ecosistema, e il saper imparare anche dal Creato sono messaggi forti dell’enciclica Laudato si’”.Cinque tratti. Nella presentazione dell’opera, Maria Teresa Pontara Pederiva evidenzia, per accompagnare “le simpaticissime formiche di Fabio Vettori” con una riflessione, i tratti caratteristici di Papa Bergoglio, quelli che l’hanno reso così familiare in tutte le parti del mondo a persone di ogni cultura ed età. Innanzitutto, “la novità”: “Si può dire – osserva – che Francesco è il primo Papa ‘globale’ nel senso che si rivolge a tutto il pianeta: il suo è uno sguardo abituato a vedere con gli occhi del Sud del mondo, quello impoverito, con tutti i suoi drammi indotti dal ricco (sempre più indifferente ed egoista) Nord”. Il secondo tratto è “l’umanità”: “Papa Francesco non ha timore di mostrarsi innanzitutto uomo, e poi uomo di Dio, vescovo di Roma e guida della Chiesa”. Il terzo è “la concretezza”: “È un Papa che non teme di avvicinarsi alle persone, abbracciarle, baciarle, guardarle negli occhi, parlare loro in maniera diretta: una concretezza capace davvero di ‘toccare’ l’uomo di oggi”. Il quarto tratto è “la verità”: “La discrezione, l’avvicinarsi in punta di piedi alle persone rispettandone le scelte non significa per lui rinunciare a proporre la verità dell’annuncio cristiano, così ci ricorda ripetutamente come il mondo di oggi si sia di fatto allontanato, non solo dal Vangelo, ma dalla stessa umanità”. Infine, “la gioia e la speranza”: “Papa Francesco – sostiene Pontara Pederiva – sembra non mostrare fatica, nonostante l’età, forse per quel suo indicare la ‘gioia’ del Vangelo’ sulla quale ha scritto anche la prima esortazione: è la gioia che fa la differenza di un cristiano, ‘non una fuga dalla realtà, ma una forza soprannaturale per affrontare e vivere le difficoltà quotidiane’”. Frasi da non dimenticare. La pubblicazione presenta frasi che il Papa ha rivolto ai giovani in varie occasioni, accompagnate dalle illustrazioni di Vettori che le traducono in immagini simpatiche che aiutano a ricordarle: dalla Giornata mondiale di Rio de Janeiro all’incontro all’Università Santo Tomas di Manila, nelle Filippine, dal Messaggio per la Gmg 2016 a Cracovia all’incontro con i giovani dell’Umbria ad Assisi, dal discorso agli studenti delle scuole gestite dai gesuiti in Italia e Albania all’incontro con i ministranti delle diocesi tedesche, viaggio apostolico a Sarajevo. Sono pubblicati anche stralci più lunghi dei discorsi del Papa. Ci sono pure due tabelle con la cronologia essenziale della vita di Papa Bergoglio e i viaggi apostolici e le visite pastorali effettuate dall’elezione al soglio pontificio al 28 settembre 2015.