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Le giovani kamikaze in Camerun. Rischio contagio?
In meno di una settimana due attentanti attribuiti a Boko Haram hanno colpito la città di Maroua provocando la morte di 36 persone e oltre cento feriti. Violenze che si concentrano su una città fino ad oggi ritenuta sicura. La testimonianza del missionario italiano, padre Piergiorgio Cappelletti. E il 30 luglio prenderà il via la nuova Forza di intervento multinazionale per contrastare il terrorismo.
“La gente vuole la pace”. “La speranza – conclude padre Cappelletti – è che questa possa essere una fase temporanea perché la gente vuole la pace. A Maroua i rapporti tra cristiani e musulmani sono buoni ed è stata creata anche una casa per il dialogo il cui affitto è pagato grazie a contributi delle diverse confessioni. Qui è stata da poco aperta una biblioteca per dare uno spazio di incontro ai giovani. Ci piace credere che questo possa essere un luogo di pace e un seme di speranza per il futuro del Camerun”. |