Le reliquie di Santa Teresa d’Avila e la preghiera

In Seminario una presenza speciale... Guarda la fotogallery

Fra i cinque misteri della gloria, scorrono le parole di Santa Teresa d’Avila. Sono un dono prezioso, per riflettere sui momenti della vita di Gesù accompagnati dal Santo Rosario. E’ una serata umida, nel giardino del Seminario di Rende. Nella cappella dove ogni giorno si ritrovano per la preghiera i giovani seminaristi, da oggi e fino a domani v’è una presenza speciale, quella delle reliquie di Santa Teresa di Gesù. Si tratta della trachea, della cappa che la Santa portava e di alcune gocce del suo sangue.

Per il quinto centenario della sua morte, le reliquie stanno itinerando di diocesi in diocesi. Il Seminario di Cosenza, con il rettore, don Mario Corraro, le ha accolte. Santo Rosario meditato, presieduto dal padre carmelitano Carlo De Filippo. Al centro, il messaggio di Santa Teresa, la mistica capace di “un incontro vero con Gesù, l’incontro che parte dalla vita”. Dall’esempio di Santa Teresa, la possibilità per il credente di entrare sempre più nel mistero della Trinità d’amore, per l’intercessione della Vergine Maria, l’assunta in cielo, che la mistica contemplò bianchissima, giovane e bella. Trasfigurata, gloriosa.

Un incontro, appunto, incarnato. Perché chi è nel dolore preghi il Signore partendo dalla lettura del brano del Getsemani, e chi ha bisogno d’esser guarito s’imbatta in una di quelle parabole lucane che sono medicina per l’anima e per il corpo. Un evento prezioso, arricchito dalla Santa Messa presieduta da monsignor Nunnari. Una nuova bocata d’ossigeno nella bella spiritualità della santa di Gesù.