Primo Piano
Le scuole paritarie, un vero tesoro
La sentenza della Corte di Cassazione che impone a due scuole livornesi di pagare l'ICI/IMU dal 2004 al 2009 apre pesanti interrogativi. Reazioni contrarie da più parti. Ma gli istituti paritari sono una risorsa troppo importante per il Paese. Ce ne eravamo occupati nell'ultimo numero di Parola di Vita.
Ieri una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che due scuole cattoliche di Livorno dovranno pagare l’ICI/IMU per gli anni dal 2004 al 2009. Con tale pronuncia, i due istituti gestiti da congregazioni religiose, sono stati assimilati a enti commerciali. Diverse le reazioni, con qualcuno, come don Francesco Macrì, presidente della Federazione Istituti di attività educative (Fidae) che alla Radio Vaticana ha paventato una chiusura di molte scuole paritarie. Al di là delle questioni giuridiche, relative all’efficacia e alle conseguenze della pronuncia della Corte di Cassazione, su cui già è sorto un ampio dibattito, di certo il principio contenuto nella sentenza rischia di essere una mannaia per molti istituti paritari, con conseguente pratico disconoscimento di quanto esse operano all’interno del territorio nazionale. Anche il segretario della Cei, il vescovo Nunzio Galantino, ha sottolineato la pericolosità della sentenza per l’intero sistema educativo italiano.
Nell’ultimo numero di Parola di Vita, prima della pausa “cartacea” estiva, avevamo presentato la scuola paritaria “De Vincenti” che compie attività didattica a Rende, presentando l’offerta formativa e le peculiarietà, all’interno del sistema scolastico nazionale, entro cui essa si muove. Avevamo anche offerto un approfondimento, benché sintetico e non esaustivo, del sistema delle scuole paritarie nel nostro Paese e nel Mezzogiorno, che di seguito riproponiamo:
Il sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’off erta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita. Si definiscono scuole paritarie, a tutti gli effetti degli ordinamenti vigenti in particolare per quanto riguarda l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, le istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie. Le scuole dell’infanzia costituiscono la parte più cospicua del sistema della parità e, all’interno di questo, del sistema di scuola cattolica: esse infatti rappresentano il 71,8% di tutte le scuole paritarie e il 64,8% di tutte le scuole cattoliche. Secondo i dati 2014 Miur, gli ultimi a disposizione, il numero di scuole primarie paritarie cattoliche è di 1106, di cui il 30% sono al Sud. In Calabria ce ne sono 15, il 4,5% nazionale. Riguardo alla scuole secondarie di primo grado, esse si attestato sulle 570 unità, di cui, nel Mezzogiorno, il 16%. In Calabria sono 6, pari al 6,6%. Per quanto concerne le scuole secondarie di secondo grado, esse nel territorio nazionale sono 656, con il 21,6 al Sud. In Calabria sono 12, pari all’8,5%. Le scuole paritarie cattoliche, riguardo all’offerta formativa, si caratterizzano comunque per una didattica aggiornata e spesso innovativa, anche grazie a strutture e locali e know how di primo livello.