Attualità
Le voci del territorio sono la ricchezza della Chiesa
Si è tenuta oggi a Roma l'Assemblea Corallo alla presenza del Segretario della Cei e di diversi direttori della comunicazione ecclesiale. Tutti hanno sottolineato e messo in evidenza quanto sono importanti i media locali per la Chiesa e per il territorio. "Senza la loro presenza tutto diventerebbe insignificabile".
La voce del territorio al centro dell’Assemblea Corallo svoltasi oggi a Roma alla presenza del Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Stefano Russo, che ha desiderato incontrare i responsabili delle emittenti radiotelevisive associate, tra queste anche la nostra emittente diocesana Radio Jobel. È stato un incontro in cui è emersa l’importanza delle realtà comunicative del e sul territorio. Monsignor Russo nel ringraziare le realtà locali “per il grande impegno e per le fatiche in cui vi imbattete in questo ambito” ha voluto specificare che l’atteggiamento che ogni realtà legata alla comunicazione deve assumere deve essere quello di “capire come metterci dentro le novità che la società ci mette dinanzi come Chiesa, dobbiamo dare un segnale della nostra presenza. Voi siete un fronte di incontro con le persone che sono presenti sul nostro territorio – ha sottolineato. I tempi che viviamo è vero non sono tempi facili ma ci richiedono un’attenzione maggiore. Come Segretario generale insieme a tutta la Segreteria generale cercheremo di comprendere come servire al meglio questo particolare luogo di impegno della Chiesa” ha aggiunto senza dimenticarci che “tutti noi siamo parte della Chiesa, ed in questo progetto di Chiesa dobbiamo sentirci tutti impegnati. Andiamo avanti, cerchiamo di capire come farlo insieme, aiutiamoci a vicenda e facciamo tesoro delle esperienze positive che troviamo in questo campo. L’obiettivo deve essere di vivere bene e di fare un annuncio positivo nei confronti delle persone del nostro tempo – ha concluso – attraverso il sistema complesso ed affascinante del mondo delle comunicazioni”.
Presenti a questo incontro organizzato dall’Associazione Corallo anche il prefetto del Dicastero della comunicazione, Paolo Ruffini, il nuovo direttore di rete di Tv2000 Vincenzo Morgante, l’Amministratore delegato di Tv2000 Massimo Porfini, il direttore dell’Ufficio nazionale delle Comunicazioni sociali don Ivan Maffeis oltre al presidente di Corallo Luigi Bardelli. Ognuno di loro è intervenuto per sottolineare l’importanza dei media locali. Come Morgante che ha ribadito quanto crede “nella voce e nella forza del territorio”. Ricordando le sue esperienze nel mondo della comunicazione ecclesiale in Rai ha assicurato che nel ruolo di direttore di rete di Tv2000 “il rapporto radio–tv sarà sempre più stretto e insieme a voi cercherò di capire come fronteggiare questa crescente accelerazione sul versante tecnologico e in qualche modo a governarla. Penso che ciò che abbiamo di fronte impone dei sacrifici e l’impiego di risorse – ha aggiunto – ma offre anche delle opportunità straordinarie perché i tempi di comunicazione, di contatto, tra centro e periferia grazie a queste tecnologie si sono ridotti. Questa è una chance che dobbiamo saper cogliere” e su questo fronte dice che presto ci saranno delle belle novità perché “una presenza sul versante comunicativo senza la voce dal territorio e per il territorio è inefficace”. Il Prefetto Ruffini dal canto suo ha evidenziato quanto è importante “stare sui territori, è un’illusione pensare di comunicare quello che siamo, la nostra fede attraverso gli occhi del Vangelo, pensando alla massa. Comprendo quanto sia difficile l’evoluzione della tecnologia e della sostenibilità economica – ha affermato – , però è possibile e senza la presenza del territorio tutto diventa insignificabile”.
Infine l’ad Porfini, ha voluto rassicurare tutti dicendo che “la Fondazione della Cei crede molto nel Corallo, anzi riteniamo che l’emittenza locale ha una sua rilevanza notevole”. L’invito è di “non disperdere queste ricchezze a tutti i livelli, anche economici, anche laddove ci sono difficoltà farle presente ai soci fondatori e alla Cei perché sono ricchezze che fanno parte della Chiesa e vanno condivise”. Don Maffeis a conclusione dell’Assemblea ha voluto evidenziare quanto sia significativa l’integrazione “è una fatica che facciamo con i nostri media cattolici – ha detto -, però i passi che abbiamo fatto ci devono portare davvero a valorizzare le possibilità che da un punto di vista tecnologico oggi abbiamo tra le mani”. Un cammino quello intrapreso che si è arricchito anche con “la presenza della Fisc divenendo una comunità sempre più integrata tra carta stampata, emittenti radiotelevisive e web”. E allora camminiamo insieme!