LIBRI PER L’ESTATE (2) – Credenti inquieti

Per una Chiesa “sbilanciata in avanti” Il nuovo libro di Matteo Truffelli, Editrice AVE  

Un viaggio appassionato lungo “l’enciclica dei gesti” di papa Francesco, lasciandosi stimolare a una nuova stagione di speranza e responsabilità per la Chiesa e per il paese. È quello che traccia Matteo Truffelli, presidente nazionale di Azione cattolica e professore associato di Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Parma, nel libro, appena pubblicato dall’editrice Ave, Credenti inquieti. Laici associati nella Chiesa dell’Evangelii gaudium. E che il viaggio sia inquieto è auspicabile. Per credenti e non credenti, e per i tanti laici “associati” che ogni giorno faticano, spesso nel silenzio di un volontariato che non bada a spese per energie umane donate e abbracci gratuiti, nella dedizione all’”altro”. Una stagione che lo stesso Truffelli descrive come «carica di fascino e interesse, nella quale sentiamo di respirare a pieni polmoni, prendendo fiato per continuare a servire la Chiesa e stare con essa nel mondo, a servizio del mondo». Una stagione inquieta, dunque, ma anche molto esigente. È tempo di essere irrequieti, scrive ancora Truffelli, non tiepidi, né timorosi. Il tempo giusto per osare la fede nel cammino arduo lungo le strade del mondo. E come? Esercitare la corresponsabilità, ad esempio, tra laici e presbiteri, è una delle risposte che si dà Truffelli. Una Chiesa capace di mostrare a tutti, e soprattutto a quelli che don Mazzolari avrebbe chiamato “i lontani”, il volto misericordioso e accogliente del Signore. Una Chiesa e aperta e fiduciosa nei confronti dell’umanità e del proprio tempo, una Chiesa “sbilanciata in avanti”. L’inquietudine di Truffelli consiglia di andare, incontrare, condividere, annunciare. Stare nel mondo con uno sguardo contemplativo, per accogliere davvero chi fugge la morte, per promuovere la legalità, custodire il creato, dare forma al lavoro, rilanciare la partecipazione alla politica. Un sentiero che porta ad appassionarci al Bene Comune, al dialogo con le culture del proprio tempo, alla passione per la vita feriale delle persone, delle famiglie, delle comunità.