Chiesa
L’imam Elzir: “costruire umanesimo da partire dal dialogo”
La relazione del presidente dell'Ucoii al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze.
Terza giornata del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze caratterizzata dalla preghiera ecumenica presieduta da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI.
Terza giornata del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze caratterizzata dalla preghiera ecumenica presieduta da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI.
“Spesso si crede che facendo il dialogo interreligioso non vogliamo togliere le nostre radici, ma scoprirle, ognuno di noi. La scelta di questo incontro va al di là del dialogo che facciamo a livello nazionale e territoriale”. A prendere la parola, nelle relazioni introduttive è Izzeddin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’UCOII (Unione Comunità Islamiche d’Italia). Al centro della relazione dell’imam, il dialogo: “non tra ideologie, ma tra persone”. “Partendo da Firenze, da dove è nato l’umanesimo, il Rinascimento, andiamo avanti, insieme, come uomini e donne, giovani e anziani, non verso il nostro futuro, ma verso il nostro presente”. Elzir richiama le parole di papa Francesco dei giorni scorsi, in particolare si sofferma sull’umiltà, da praticare anche attraverso il dialogo, perché solo attraverso di esso “si possono aiutare le persone ad essere quelle che sono, e costruire un presente e un futuro per noi e per i nostri figli”.
Un dialogo che parta dal basso, però, non solo tra leader, “ma fra comunità”. Questo dialogo “può creare una nuova cultura, dove la diversità, l’altro, possono costituire una nuova ricchezza”. Costruire ponti e non muri, “altrimenti non andiamo da nessuna parte” – ha quindi detto l’imam fiorentino, anche con riferimento alla crescente immigrazione nel nostro Paese e al rischio della “paura” nei confronti dello straniero.