L’incontro tra papa Francesco e la Vergine di Pompei

Momenti di grossa emozione per strade del paese campano. Il Papa ha recitato la supplica alla Madonna.

E’ Pompei la porta che apre il viaggio in Campania di Papa Francesco. Comincia proprio dal Santuario Mariano la visita del Pontefice a Napoli; una tappa breve ma intensa, con la quale il Papa ha inteso affidare alla Vergine del Santo Rosario la sua opera e le speranze di tutto il popolo napoletano. E proprio le note della speranza hanno dominato i canti gioiosi dei ragazzi della banda musicale del centro educativo Bartolo Longo, in questa primavera di riscatto dal cinismo, dallo sfruttamento dei seminatori di morte. Un’emozione vivissima si è diffusa in tutte le vie di Pompei, nei cuori di circa 20.000 fedeli, riuniti nei pressi del Santuario dalle prime ore della notte, che hanno trovato nella visita del Pontefice i segni della tenerezza, della condivisione, del messaggio della misericordia di Dio. La misericordia è la parola chiave, che papa Francesco ha consegnato qui, così come in tutti i suoi viaggi: misericordia per chi cerca il riscatto, misericordia per chi ha sbagliato, misericordia per chi deve farsi portavoce del messaggio di Cristo. Il Papa ha fatto ingresso in Basilica per recitare la Piccola Supplica alla Regina del santo Rosario di Pompei.

La supplica alla Vergine di Pompei, la nota preghiera composta nel 1883 dal Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario, che di fronte ai mali della società, additava come rimedio la recita del Rosaio, oggi più che mai è la migliore promessa di un futuro diverso.

Da Pompei l’invito a recitare il Santo Rosario “la catena dolce” che ci unisce a Dio, il “porto sicuro nel comune naufragio” e a ricordarsi degli ultimi, andando incontro spiritualmente e materialmente alla periferie del mondo. Qui a Pompei dunque gli inviti del Papa alla sobrietà, i suoi richiami alla tenerezza alla gioia alla misericordia, trovano terreno fertile.

Alla fine il Papa ha salutato i fedeli: “Grazie tante! Grazie tante, per questa calorosa accoglienza. Abbiamo pregato la Madonna, perché ci benedica tutti: voi, me, e tutto il mondo. Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca. E pregate per me, non dimenticatevi. Adesso vi invito a recitare tutti insieme un’Ave Maria alla Madonna e poi vi darò la Benedizione”. Poi, si è congedato con un “arrivederci e a presto”.