Lo swing va forte in Calabria grazie alla passione di Elisa Meringolo

25enne cosentina, ha messo su un bel gruppo per tornare a ballare come quasi 100 anni fa...

Swing Dance, ne avete mai sentito parlare?A prescindere da quale sia la risposta, credo dovreste soffermarvi a leggere questa intervista fatta ad Elisa Meringolo, ragazza cosentina di 25 anni, che nell’ultimo anno ha deciso di portare avanti un progetto per la valorizzazione del territorio calabro e per la promozione di un genere artistico ancora secondo lei troppo poco conosciuto.Nel 2022 nasce Calabria Swing, una realtà da lei creata che si fa spazio inizialmente sui social con l’unico scopo di raccontare in maniera leggera cosa è lo swing attraverso quelle che a lei piace definire “Pillole di Swing”.Nel giro di un anno Calabria Swing è diventata una vera e propria comunità fatta di persone reali che condividono con Elisa lo stesso desiderio di poter studiare swing e di poterlo fare in Calabria. L’8 ottobre, a Cosenza, in via Alessandro Manzoni (centro storico), dalle ore 17, l’open day con la lezione di lindy hope. 

Da cosa nasce questa necessità?

Da quello che Elisa ci racconta la Swing Dance sembra essere davvero poco conosciuta in Calabria. “È sicuramente un genere di nicchia ma questo non le toglie il diritto di essere conosciuta da tutti. Per fare un esempio pratico, io preferisco ballare swing e non danza classica, ma so che la danza classica esiste e se voglio iscrivermi ad un corso posso farlo. La swing dance è una disciplina a tutti gli effetti che in molte zone d’Italia e nel resto del mondo viene studiata ed insegnata al pari di tantissimi altri stili di ballo, è inserita all’interno di competizioni anche agonistiche di livello nazionale ed internazionale, e reputo che in questo momento la nostra regione, senza saperlo, soffra la mancanza di non poter condividere con il resto del mondo questa forma d’arte. La Calabria ha un vuoto e noi di Calabria Swing vorremmo colmarlo con le poche risorse che abbiamo perché da oggi in poi chi lo desidera deve poter studiare la swing dance.La strategia che ci siamo inventati è stata quella di far arrivare in Calabria insegnanti provenienti da altre zone d’Italia che hanno avuto la possibilità di studiare swing a trasmetterci il loro sapere. Possiamo considerare nostri principali sostenitori, oltre che maestri, gli insegnanti della Into The Swing di Salerno, due ragazzi giovanissimi che sin da subito hanno messo a disposizione il loro talento e la loro passione per aiutarci a creare una comunità di swing dance anche a Cosenza”.

Ma facciamo un passo indietro. Cos’è la swing dance e perché tanto amore?

“Non so cosa mi spinga ad amare questo tipo di ballo, so solo che è una musica che mi rende felice ascoltare e che mi fa venire una gran voglia di vivere e di danzare. Ripercorrendo la mia vita, nell’ultimo anno, mi sono resa conto che la danza, in varie forme, è sempre stata una costante nella mia vita, il modo in cui riuscivo ad esprimermi meglio e a stare bene con gli altri. La timidezza lasciava il posto al desiderio di far star bene l’altro quando si trattava di animare i piccoli in parrocchia o i giovani nella comunità missionaria.La musica swing, grazie alle sue caratteristiche, mi permette di ballare per il gusto di farlo, con ricercatezza ma senza prendermi mai troppo sul serio. È un ballo che lascia molto spazio all’improvvisazione e all’espressione di sé. In questo anno di swing a Cosenza ho visto molti ragazzi acquisire fiducia in loro stessi e sentirsi al sicuro nel mostrarsi per quelli che si è. È già un gran bel traguardo.”Elisa ci parla di come la danza swing è non solo uno stile di ballo molto bello da vedere ma riesce ad aiutare le persone a stare bene. “È una sorta di “farmaco per l’anima” e lo dimostra anche la storia che si porta dietro. Per swing intendiamo tutto un tipo di musica che si è evoluto dagli anni 20’ fino agli anni 60’ e che quindi indica una moltitudine di stili di danza, dal Lindy Hop al Boogie Woogie, dal Balboa alla Tap Dance, dallo Shag al Blues, per non parlare del Rock n Roll, altra evoluzione delle danze swing.Il Lindy Hop può essere considerato il padre di questi balli. Esso nasce a New York come fusione di balli africani ed europei ed in un periodo storico molto particolare. Il paese stava affrontando il dopo guerra, cercava un luogo sicuro in cui ricominciare, vigeva ancora la segregazione razziale. Nelle immense ballroom di Harlem ogni sera si ballava swing con incredibili big band che suonavano dal vivo donando attimi di spensieratezza a molti, riempiendo di energia le sale da ballo. Sia persone bianche che di colore potevano ballare insieme, ispirandosi a vicenda e condividendo passi. Nessuno era escludo. Tutti potevano ballare swing!Lo swing non è solo danza ma è anche e forse soprattuto un fenomeno culturale e può esserlo ancora”.

“Quello che vogliamo fare con Calabria Swing è offrire uno spazio dove chiunque lo desideri possa ballare swing, dove viene valorizzata l’unicità di ciascuno e incoraggiata l’espressione e la consapevolezza di sé, dove nessuno è escluso, dove le idee e il contributo di tutti sono fondamentali. Non si è mai troppo vintage per questo.E poiché tutto ciò nasce da un bisogno di vivere meglio il proprio essere calabresi, è nostra intenzione contribuire a dare visibilità anche alle bellezze della nostra regione, come una sorta di bellezza nella bellezza.”Elisa ci racconta che da quando le è venuta questa idea in testa non ha mai smesso di parlarne, a familiari, ad amici, ai passanti per strada. “Sono convinta che per ottenere un cambiamento bisogna agire senza aspettare che lo faccia un altro, ma soprattutto bisogna credere in quello che si fa” ed Elisa ci crede profondamente.“Non so se questa realtà continuerà davvero a crescere o se sarà l’ennesimo tentativo fallito di chi ci ha già provato prima di me, quello di cui sono certa è che lo swing ha tanto da offrire e che prima o poi (si spera più prima che poi) la bellezza si farà strada da sola. Noi ce la mettiamo tutta, raccontandolo, offrendo la possibilità di viverlo, grazie soprattutto a chi sin dall’inizio ci ha dato una mano condividendo i nostri sogni.