Diocesi
L’ospedale di Rogliano accoglie una statua della Vergine di Fatima
E' stata collocata nel reparto di chirurgia.
“L’ammalato è una persona, non è un numero. Quante persone si impegnano per loro?”. È il grido di don Santino Borrelli, parroco di Rogliano, cappellano dell’Ospedale Santa Barbara. Nuovo appuntamento del Festival nazionale della comunicazione. Santa Messa al nosocomio del paese del Savuto. Il 13 maggio è il giorno di Maria apparsa a Fatima. E nella piccola e affollata cappella dell’ospedale viene collocato un segno mariano: una statua proveniente proprio dalla Cova De Iria. Don Borrelli lo ricorderà più volte, affidando anche all’intercessione di Giovanni Paolo II i malati. Don Enzo Gabrieli, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Cosenza, saluta i presenti, il sindaco prende la parola per ringraziare dell’evento, suor Cristina Beffa, responsabile del Festival per le Paoline, racconta il tema di quest’anno. È la famiglia, ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore. Di famiglia parla anche don Borrelli, di una famiglia che serve da anni, quella degli ammalati, di “dolori che si condividono per tutta la vita”. Un ospedale, per il parroco, deve essere a misura d’uomo. “Attenzione alla persona” la prima necessità – dice don Santino, che poi lancia l’idea: “perchè deve chiamarsi azienda sanitaria? Chiamiamola comunità sanitaria, perché siamo comunità, il fine è la persona”. Don Santino, prima della benedizione, ha asperso e benedetto la statua, affidando alla Vergine tutti gli ammalati. Dopodicché, in processione, il simulacro è stato portato nel reparto di chirurgia.