Ma questa forma di sostegno doveva essere un’altra cosa

La Caritas nazionale ci avverte che senza Reddito di Cittadinanza oggi la povertà dilagherebbe. Eppure, va ricordato che il Reddito di Cittadinanza non è efficace secondo il suo compito originario, che non era quello di essere un sussidio assistenzialista, ma di reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro

La Caritas nazionale ci avverte che senza Reddito di Cittadinanza oggi la povertà dilagherebbe, specie dopo la drammatica emergenza economica e sociale, oltre che sanitaria, dovuta alla pandemia. Eppure, se oggi la misura costituisce un argine importante alla povertà, per come ricordato dal Rapporto Caritas, va ricordato per onestà intellettuale, memoria storica e responsabilità politica che il Reddito di Cittadinanza non è efficace secondo il suo compito originario, che non era quello di essere un sussidio assistenzialista, ma di reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. I dati parlano chiaro. Su questo punto è stato un flop. Ricordo bene il dibattito politico che accompagnò l’introduzione di detta misura, quando i precedenti governi avevano introdotto il Reddito di Inclusione, che era invece una misura assistenziale di contrasto alla povertà. Così com’è il reddito di cittadinanza tradisce la sua natura e la sua finalità. È per questo che un intervento perché venga cambiato adesso non è più rinviabile. In un momento drammatico per l’economia come quello attuale, una misura di sostegno al reddito può anche avere una sua efficacia. Il problema è che il reddito di cittadinanza non raggiunge nessuno degli obiettivi per il quale, almeno a parole, era stato approvato. Si è sempre detto che non è una misura assistenziale, hanno sempre detto che era funzionale per la ricerca di un lavoro. Sul primo punto, non c’è stata la possibilità di controllare che effettivamente i percettori del reddito accettassero o meno i lavori che eventualmente gli venivano offerti. Non c’è stato e non c’è alcun tipo di controllo. Ma soprattutto, con riferimento al secondo punto, viene da chiedersi: che fine hanno fatto i navigator? Ed i Centri per l’impiego che avrebbero dovuto essere lo strumento per far incontrare domanda ed offerta lavorativa? È stato facile annunciare da un balcone di aver…”abolito la povertà”, meno oggi è evidentemente superare la solita logica assistenzialistica del passato per creare posti di lavoro e ridare dignità a persone che vorrebbero lavorare e non solo avere in tasca poche centinaia di euro che, prima o poi, non arriveranno più, facendo perdere definitivamente la dignità che solo un lavoro può dare. Ecco perché continuo a ritenere il Reddito di Cittadinanza, così com’è, la più grande presa in giro posta in essere da una classe politica improvvisata che ha solo