Madre Carmela Prestigiacomo, intensa spiritualita’ e grande carità

Il postulatore ha letto il decreto sulla venerabilita'

L’amore a Dio e ai fratelli e lo sviluppo della vita interiore sono il cuore e il carisma della Venerabile Carmela Pretigiacomo. Papa Francesco lo scorso 6 dicembre ha firmato il decreto di venerabilità di questa figlia della diocesi di Palermo. Questa mattina, a mezzogiorno, nella chiesa cattedrale si è celebrata una Messa Solenne alla presenza del Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che ha presieduto l’Eucarestia. Hanno concelebrato l’arcivescovo di Palermo, il cardinale Paolo Romeo; il vescovo di Trapani, Monsignor Pietro Maria Fragnelli; il vescovo di Acireale, Monsignor Antonino Raspenti e il postulatore della Causa di beatificazione, don Enzo Gabrieli. Una chiesa gremita di fedeli si è unita alle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato e alla Madre generale suor Vittoria Valentino. “Un’altra stella della diocesi di Palermo brilla nel cielo – ha affermato il cardinale Romeo nel suo saluto iniziale. Madre Carmela ha saputo servire la Chiesa ed è proprio in questa cattedrale, dove è cresciuta nella fede segnando i sentieri che il Signore le ha indicato, che vogliamo ricordarla insieme alle sue figlie che hanno vissuto la sua santità personale”. Una diocesi in festa oggi a Palermo. “È vero che il Sud Italia è travagliato dalla crisi economica, ormai da diversi secoli – ha aggiunto l’arcivescovo di Palermo -, ma è ricco di testimoni autentici. Questi luoghi sono luoghi privilegiati da Dio perché offrono figure belle di santità. Queste stelle che brillano nel cielo di Palermo, figlie di questa Chiesa, ci indicano la via da seguire”. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio il postulatore della Causa di Beatificazione, don Gabrieli, ha dato lettura del decreto di Venerabilità della Serva di Dio Carmela Prestigiacomo, al secolo Francesca Paola. “Madre Carmela condusse una vita esemplare e chiese alle sue figlie spirituali un profondo spirito di pietà. L’intensa spiritualità della Serva di Dio – è scritto nel decreto – trovava la sua forza e la sua motivazione in un intimo legame con Gesù, il Verbo Incarnato. Madre Carmela visse la carità verso il prossimo, che amò con sincerità e generosa dedizione, a partire dalle sue figlie. In ogni persona ella vedeva la presenza di Cristo e in un modo particolare i bambini, i poveri, gli infermi e i più bisognosi furono destinatari della sua attenzione e delle sue cure”. Pertanto, Carmela Pretigiacomo, Fondatrice dell’Istituto delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato, è stata proclamata Venerabile perché ha esercitato in modo eroico le virtù teologali della Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il Prossimo nonché le virtù cardinali della Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza e di quelle annesse”. Il cardinale Angelo Amato nell’omelia ha sottolineato la figura esemplare della Prestigiacomo. “Qual è il tratto distintivo della sua santità? É la carità” ha detto il prefetto dei Santi. Lo testimoniano le stesse testimonianze raccolte dalla Postulazione di chi ha conosciuto Madre Carmela e i numerosissimi gesti concreti esercitati dalla Serva di Dio. “È come entrare in un giardino di fiori profumati e coglierne qualcuno per offrirlo al Signore” ha aggiunto. Dalle testimonianze ricordate dal cardinale Amato emergono tratti particolari di Madre Carmela, una suora dal “cuore d’oro”, una “santa donna”, una madre che si è sempre occupata personalmente dei malati, dei feriti, dei carcerati, dei perseguitati, donando loro conforto. “In tempo di guerra ( Seconda Guerra mondiale) – ha ricordato il Prefetto Amato – alleviava le sofferenze del prossimo, soprattutto accogliendo e proteggendo coloro che erano perseguitati. Con grande coraggio ospitò ad esempio giovani donne ebree facendole vestire da suore”. E poi come non fare memoria dell’amore per i sacerdoti e i seminaristi. “Li aiutava con le spese per gli studi accompagnandoli fino al sacerdozio”. Il cardinale Amato ha invitato le Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato ad esprimere ancora di più la carità sia nella preghiera al Signore Gesù sia nell’impegno sacrificato del lavoro sia nella comunione, soprattutto in questo anno dedicato alla vita consacrata. Un altro bel tratto della Prestigiacomo evidenziato dal Prefetto delle Cause dei Santi è l’obbedienza, la virtù più difficile da praticare. “La carità senza l’obbedienza è un fiore appassito e non profumato” ha detto il cardinale. Perciò il dono per le sue figlie spirituali che ogni giorno devono fare alla loro Madre “è offrire un bouquet di fiori con i gelsomini della carità, le rose rosse dell’obbedienza e le viole dell’umiltà. Sono fiori che non devono mai sparire e soprattutto mai appassire nei vostri cuori e nelle vostre menti – ha esortato il cardinale Amato – ogni volta che si conferma con gioia quel Signore che dal giorno della vostra vocazione vi disse: Seguimi!”. Un bel momento celebrativo per la diocesi palermitana. La superiora generale suor Vittoria Valentino ha manifestato un vivo ringraziamento a tutti esprimendo con commozione la gioia della comunità religiosa fondata dalla venerabile Madre Carmela Pestigiacomo.