Sport
Mancosu e i “vecchi” esordienti
Una nuova rubrica per il nostro Settimanale on line. Vi raccontiamo la Serie A attraverso le storie dei protagonisti. Iniziamo dal nuovo attaccante del Bologna.
Belle storie cercasi. In una serie A partita coi botti (Juve, Napoli e Milan battute), mentre una frotta di non italiani riempie le fila delle nostre squadre, c’è ancora spazio per piccole favole. Come quella di Matteo Mancosu, attaccante del Bologna, che, dopo una bella carriera nelle serie minori, è arrivato in A all’età di 31 anni. E lo ha fatto, anche lui, con il botto. Suo il gol che ha riaperto il match con la Lazio. Gol in uno dei templi del calcio italiano, per il classe ’74 ex Trapani, che ha ammutolito l’Olimpico grazie al genio del “vecchietto” Brienza che lo ha lanciato con un lungo linea quasi tennistico. Tanti movimenti, corsa lungo tutto l’out offensivo, che ha tenuto in costante apprensione l’esperta difesa laziale. Quando si ha il gol nel sangue, puoi avere solo il rimpianto di non aver potuto calcare prima certi palcoscenici. Mancosu, però, non è il solo. Il calcio in passato ha regalato la storia di tanti campioni di serie B e C che sono arrivati nella massima serie già in età matura… calcisticamente parlando. Basti citare gente come Dario Hubner, bomber implacabile della serie cadetta, che all’esordio in A, con la maglia del Brescia, ha messo a segno 4 gol nelle prime 2 partite, chiudendo l’annata a quota 16. A 30 anni. O ancora basti pensare a Giorgio Corona che, ultratrentenne, ha messo a segno con il Catania 7 reti. Adesso Mancosu: è lui il personaggio copertina delle “belle storie da serie A” che vogliamo iniziare a raccontare. In attesa che le grandi si sveglino, e si entri nel vivo dello spettacolo più amato.