Diocesi
Messaggio e Preghiera di affidamento alla Vergine del Pilerio
La Chiesa cosentina si affida a Maria. Ogni sera alle 19 la preghiera del Vescovo Nolè su Radio Jobel InBlu (fm 93,300)
L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano attraverso un video-messaggio (https://youtu.be/McRjsjAejUc) ha affidato la Chiesa, i fedeli e i tanti operatori sanitari e della sicurezza, le istituzioni, il clero e i religiosi alla Madonna del Pilerio esprimendo la fiducia nella sua intercessione e ricordando il suo particolare patrocino.
La sua assistenza materna, di cui resta traccia sull’Icona del XII secolo venerata nella nostra Cattedrale, si espresse ai tempi della peste, nel 1576, quando la Città fu liberata all’apparire del bubbone sul suo volto. Ella si fece carico del male per amore dei suoi figli.
La preghiera dell’Arcivescovo sarà trasmessa dall’emittente Radio Jobel Inblu ogni sera alle 19.00.
PREGHIERA ALLA VERGINE DEL PILERIO
PER L’EPIDEMIA DEL CORONAVIRUS
(composta dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano – monsignor Francesco Nolè)
Santa Maria del Pilerio, nostra amata Patrona,
con la fede e le parole di San Bernardo,
anche noi ti invochiamo in questo momento
di disorientamento e di paura:
«Ricordati o piissima Vergine Maria
che non si è mai sentito dire
che alcuno abbia fatto ricorso al tuo patrocinio,
implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione
e sia stato abbandonato».
Abbiamo bisogno della tua materna presenza:
come un tempo già ti sei mostrata
misericordiosa verso il nostro popolo,
continua ancora oggi a consolare e sostenere
i nostri ammalati, gli anziani,
le persone più deboli e vulnerabili,
sacerdoti, diaconi, seminaristi, consacrati e fedeli laici.
Benedici, o Madre del Pilerio, tutti coloro
che lavorano con abnegazione e generosità,
mettendo a rischio anche la propria vita,
per alleviare le sofferenze dei colpiti da questo nuovo flagello,
diffuso ormai in tutto il mondo:
medici, infermieri, personale ospedaliero e delle case di assistenza,
volontari e familiari che sono vicini alle persone ammalate.
Benedici le nostre famiglie,
perché possano trasformare questi giorni di forzata clausura
in un tempo di riconciliazione, di dialogo e di comunione.
Fa, o Madre, che l’impossibilità di partecipare alle celebrazioni liturgiche
e la sofferta mancanza del cibo eucaristico,
accrescano la fame e la sete del Pane della vita e dei beni spirituali,
che spesso abbiamo ricevuto con superficiale leggerezza.
Benedici e sostieni gli Amministratori, le Forze dell’Ordine e i Militari,
la Protezione civile e coloro che ci governano,
per debellare, insieme, questo terribile morbo.
O Madre piissima e Consolatrice degli afflitti,
siamo certi che anche questa volta saremo esauditi,
non per i nostri meriti, ma per i meriti della passione e morte
del tuo Figlio Gesù, nostro Signore.
Amen.