Territorio
Mogol, il mio canto libero per la fine della guerra
Il maestro è stato il protagonista del pomeriggio alla Casa della Musica in piazza Amendola, dove ha inaugurato, insieme al primo cittadino Franz Caruso, un'opera dedicata al "canto libero" di Battisti.
“Sono qui per un amico, Lucio Battisti, e per dirgli grazie. Noi abbiamo avuto tre grandi artisti: Battisti, Mango e Gianni Bella. I primi due non ci sono più, il terzo non sta bene e non può esibirsi”. Sono alcune delle parole che Mogol ha detto ai giornalisti di Cosenza. Il maestro è stato il protagonista del pomeriggio alla Casa della Musica in piazza Amendola, dove ha inaugurato, insieme al primo cittadino Franz Caruso, un’opera dedicata al “canto libero” di Battisti.
Qualche ora in musica con il più importante degli autori italiani. Per l’occasione, tantissimi gli appassionati che hanno raggiunto la piazza. Mogol ha evidenziato la bella accoglienza di Cosenza, poi ha rivolto un pensiero al difficile periodo in corso con la guerra in Ucraina. “Provo stupore, dolore, perché sembrava impossibile che potessimo ancora parlar di guerra. La guerra non ha senso. Penso che chi ha provocato questo sia più ‘piccolo’. La musica può sconfiggere qualsiasi cosa, e farci dimenticare per un attimo gli orrori della guerra”.