Mons. Bertolone a Zenit: l’impegno dei Vescovi contro la ‘ndrangheta segno giubilare

Il Presidente dei Vescovi calabresi interviene su Zenit.org tracciando un bilancio del Giubileo della Misericordia, evidenziando soprattutto la posizione delle Chiese di Calabria sui fenomeni di adesione alle organizzazioni malavitose. La condanna del fatto criminoso e la Chiesa con ebraccia semprepronte ad accogliere quanti, sinceramente pentiti, mostrino il pentimento per la conversione di vita.Il 16 dicembre a Locri la presentazione del documento "La 'ndrangheta è l'antievangelo" della CEC.

“La più alta opera di carità l’ha fatta l’episcopato calabrese, attuando la nota pastorale e il successivo Direttorio pastorale sulla ‘ndrangheta”. Lo ha detto monsignor Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza Episcopale Calabra, alla rivista online Zenit.org. Chiamato a trare un bilancio dell’Anno Santo appena concluso nelle diocesi calabresi, il presule ha sottolineato l’impegno degli Arcivescovi e Vescovi delle Chiese di Calabria nella lotta a ogni forma di criminalità organizzata. “I Vescovi calabresi, in continuità con gli interventi del Magistero episcopale calabrese, che negli ultimi cento anni, specialmente nell’ultimo quarantennio, hanno tanto lavorato – ha detto il presidente CEC; con maggiore consapevolezza, forza e urgenza sentono  il dovere di rivolgersi non solo ai fedeli delle Chiese di Calabria, ma a tutti i cittadini di questa terra, amata e martoriata, per offrire loro una lettura, alla luce dell’eterno Vangelo, dell’attuale momento storico, specialmente in rapporto al deprecabile fenomeno ‘ndranghetista”. Mons. Bertolone ha ricordato come “l’episcopato, mentre stigmatizza il peccato degli affiliati per mafia, continua a ricordare a ogni peccatore che Dio aspetta a braccia aperte chi decide di cambiare vita, risarcendo al meglio il danno arrecato. Senza un cambiamento reale ed alla luce del sole e senza avere rinnegato il passato malvagio, non si può parlare di pentimento e di vera conversione”. Un messaggio che s’intona con il cuore dell’Anno Santo, la misericordia di Dio. “La Chiesa, come Cristo, resta sempre pronta a offrire il balsamo della Riconciliazione e dell’Unzione degli infermi a quanti, sinceramente pentiti, si convertono ed è disposta ad accoglierli ed aiutarli nel cammino di conversione”. Sull’accoglienza dei rifugiati politici e dei profughi, mons. Bertolone ha sottolineato che “le Chiese di Calabria hanno annunciato il Vangelo del bene comune e della solidarietà sociale, per portare e mantenere la pace e la concordia. Abbiamo ben compreso quanto sia in linea con questo messaggio il continuo appello di papa Francesco ad andare verso chi non viene, a raggiungere le periferie esistenziali”. Il presule ha sottolineato come “in particolare noi ministri ordinati, consapevoli di non essere detentori di un potere, ma disponibili al servizio, non possiamo che farci prossimo a chiunque sia in ritardo col passo o abbattuto arranchi sentendosi emarginato dal  mercato del lavoro, non trovi consolazione in nessuno”.

Il prossimo 16 dicembre, alle ore 10,30, nel salone pastorale di Locri, verrà presentato il documento “La ‘ndrangheta è l’antievangelo”, della Conferenza Episcopale Calabra (https://agensir.it/territori/2016/07/01/vescovi-della-calabria-la-ndrangheta-e-lantievangelo-in-un-volume-100-anni-di-documenti-contro-la-malavita/). Il testo è stato curato da don Giovanni Scarpino, che guida l’Ufficio per la pastorale della comunicazione della CEC, don Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita e direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Cosenza e don Filippo Curatola, già direttore dell’Avvenire di Calabria. All’incontro, che vedrà la presenza del Vescovo di Locri, monsignor Francesco Oliva, interverranno don Gabrieli, Michele di Bari, prefetto di Reggio Calabria, e Federico Cafiero De Raho, procuratore capo del capoluogo reggino. Il testo uscì nello scorso mese di giugno.