Territorio
Mons. Checchinato all’Unical per il laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia

Invitato dal docente Giancarlo Costabile, promotore del percorso sulla legalità, il vescovo di Cosenza è intervenuto su “Chiesa in uscita e pedagogia degli ultimi”
“La Chiesa è chiamata a promuovere il regno di Dio, li dove c’è la pace, la libertà, il rispetto di tutti, diritti e doveri sono egualmente ripartiti tra tutti. Lo ha detto il 17 marzo mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, intervenendo all’Università della Calabria in un incontro “La Chiesa in uscita e la pedagogia degli ultimi”, nell’ambito del ciclo di seminari di Pedagogia dell’Antimafia, organizzati dal docente Giancarlo Costabile. Diversi i temi trattati dal presule bruzio nell’incontro, tesi a tracciare l’immagine di una Chiesa in uscita, a partire dalle migrazioni e dalla criminalità organizzata. “La società cerca di esorcizzare il fenomeno delle migrazioni facendo finta che non esistano. E’ una questione di mentalità”, ha detto richiamando una tendenza in corso. “Al tempo stesso, la mafia non è semplicemente il gesto dell’uccisione ma il pensiero preparato sapientemente secondo la logica del male, per cui pian piano ci sembra di non potersi comportare se non così”, ha aggiunto mons. Checchinato, che ha rilevato come “abbiamo bisogno di crescere nella consapevolezza delle nostre responsabilità, di dover rispondere al male con educazione e fermezza”. Riflettendo sul “bene comune”, mons. Checchinato ha evidenziato che “non sempre il bene che cerco solamente per me ritorna come bene per la collettività”. Invece, “siamo chiamati a crescere nella dimensione di essere casa, di essere famiglia, di essere fratelli e sorelle”.