Mons. Checchinato ha celebrato in carcere

L’Arcivescovo ha vissuto alcuni momenti in mezzo ai detenuti del carcere di Cosenza offrendo loro un messaggio di speranza in vista del Natale e del Giubileo

“Spesso non troviamo speranza vie d’uscita. Invece, secondo la logica di Dio, anche nella situazione più compromessa c’è una possibilità, nel dolore c’è spazio per una gioia, una via di risurrezione”. Lo ha detto il 19 dicembre mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, presiedendo la santa Messa nel carcere cittadino. Il presule è stato accolto dalla direzione della Casa circondariale, nel corso della giornata in cui si svolge l’evento solidale a carattere nazionale “L’Altra Cucina”. “Il Natale di quest’anno ha una sfumatura ulteriore perché ci stiamo apprestando al Giubileo, che è l’occasione per riprogrammare pensieri, attività, sensibilità alla luce del Vangelo, da vivere secondo il precetto dell’amore”, ha detto mons. Checchinato. L’auspicio del presule è che “il Natale sia un’occasione per celebrare la speranza di un mondo più vero, più giusto, e accogliente”. Per questo “ciascuno di noi si faccia occasione di testimonianza, perché c’è sempre il mattino dopo la notte, la bonaccia dopo il mare che si è fatto grosso”. La celebrazione è stata introdotta da Francesco Misuraca, coordinatore RnS locale, che ha descritto “un giorno di speranza e di pace per gli ospiti del Penitenziario, affinché cresca un germoglio di luce e di resurrezione”.