Mons. Chechinato ha aperto la Missione popolare a Luzzi

Il presule ha benedetto il mosaico absidale, sul quale, tra alcune figure bibliche e di santi, si distingue la presenza di San Gaspare del Bufalo, fondatore della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue e Apostolo del Divin Sangue

Domenica 6 ottobre, alle ore 18, presso la Chiesa Parrocchiale dei Sacri Cuori di Luzzi, l’Arcivescovo di Cosenza – Bisignano, mons. Giovanni Checchinato, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, conferendo il mandato missionario e aprendo ufficialmente la Missione Popolare, che durerà fino al 20 ottobre. In questa occasione, mons. Checchinato ha benedetto il mosaico absidale, sul quale, tra alcune figure bibliche e di santi, si distingue la presenza di San Gaspare del Bufalo, fondatore della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue e Apostolo del Divin Sangue.

In una chiesa gremita di fedeli, con la presenza di alcuni presbiteri della diocesi, l’Arcivescovo, nella sua omelia, ha sottolineato: «Questo tempo di missione è un momento di sosta, di riflessione e di incontro con la parola di Dio e con i suoi testimoni. Mi soffermo in modo particolare sulla storia di Adamo ed Eva, che inizia con “In principio, Dio creò il cielo e la terra”. C’è una storia che ci precede, in cui Dio è presente e noi non siamo gli artefici. È una storia abitata persona dopo persona, avvenimento dopo avvenimento, fino ad arrivare a noi. La prima sottolineatura, a partire da questa pagina della Scrittura, è proprio sulle parole “precedenza, storia”. Questo ci aiuta a prendere consapevolezza del fatto che non siamo il centro dell’universo, ma che siamo il risultato di un lungo percorso. Nessuno di noi si è “fatto da solo”, e abbiamo tutti bisogno di riscoprire quella storia che ci precede, bella o brutta che sia».

«La seconda sottolineatura – continua mons. Checchinato – riguarda il verbo “tolse”. Quest’ultimo ha un significato per ciascuno di noi. Noi non esistiamo per una sovrabbondanza, ma perché qualcosa è stato tolto da noi. Non siamo l’emblema della perfezione, nessuno di noi lo è, ma siamo donne e uomini limitati, dallo spazio che occupiamo, dai nostri difetti e peccati. È fondamentale fare i conti con questa realtà e riconoscere i nostri limiti. Infine, l’ultimo aspetto che desidero evidenziare riguarda “una sola carne”. Non c’è solo il riferimento coniugale e familiare, ma un richiamo per tutti noi, uomini e donne, a comprendere che da soli non possiamo costruire il mondo, perché abbiamo bisogno degli altri! “Siamo tutti sulla stessa barca”, ci ricordava Papa Francesco nel 2020 durante la pandemia da Coronavirus, e non possiamo fare a meno gli uni degli altri. Questi tre aspetti corrispondono a tre atteggiamenti di vita: gratitudine, limitazione e relazione».

«”Ecco ora il momento favorevole”, – conclude l’Arcivescovo – «e questo sia il momento di tornare con il cuore a questa vocazione che tutti noi abbiamo ricevuto, la vocazione alla vita e alla fede, per poter essere una realtà nuova e rinnovata, per essere segno di una nuova creazione che il Signore desidera compiere in ciascuno di noi. Mi auguro che da questa esperienza di Missione a Luzzi possa nascere un fiore bello, che tutti possano notare e replicare anche in altre parti. Viviamo sempre più nella gratitudine, nell’umiltà e nel dono di noi stessi».

Da lunedì 7 ottobre i Missionari del Preziosissimo Sangue sono impegnati in molteplici attività, come la visita alle famiglie, agli ammalati e alle scuole di ogni ordine e grado; attraverso il G.O.M. (Grande Oratorio Missionario); le catechesi per giovani e adulti ed i centri di ascolto nelle famiglie.

Venerdì 11 ottobre, alle ore 21:00, si terrà la liturgia penitenziale per gli adulti, mentre sabato 12 ottobre alle ore 17:00 ci sarà l’accoglienza ed intronizzazione della statua dell’Immacolata Concezione, Patrona e Protettrice della città di Luzzi. Immancabili gli appuntamenti con i “Kantiere Kairos”, sabato 12 ottobre ore 21:00, e con i “Mosaiko”, domenica 13 ottobre alle ore 20:00.