Chiesa
Mons. Forte: “scommettere sul Vangelo della famiglia”
Conferenza stampa al termine della prima Congregazione sinodale. Le voci dei padri.
Alle 13 di lunedì scorso si era già svolta la prima Congregazione generale del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. A parlare per primo in conferenza stampa è stato il cardinaleAndré Vingt – Trois, Arcivescovo di Parigi, che, dopo aver ripercorso la mattinata, ha sottolineato il ruolo del Sinodo, “in ascolto della realtà familiare”. Ha quindi preso la parola il cardinale Peter Erdo, che ha messo in evidenza come “la funzione della relatio è stata quella di riassumere l’Instrumentum laboris” anche grazie alle osservazioni successive avvenute. Anche nei capitoli della relatio, si è cercato di “risistematizzare” i documenti precedenti. Tante le voci e i contribiti arrivati dalle Chiese di tutto il mondo in vista del Sinodo. “Nella terza parte della relazione, ha detto il porporato, c’era bisogno di mettere in evidenza che” c’è una sfiducia globale nelle Istituzioni, un problema sensibile che tocca la stessa antropologia”. Erdo ha ricordato il pericolo dell’individualismo, messo in evidenza sallo stesso papa francesco al Parlamento di Strasburgo. Secondo elemento richiamato dal porporato ungherese, il “ruolo delle famiglie nell’educazione della fede” e l’aiuto e la formazione delle famiglie “specie in momenti di difficoltà esistenziali”. Erdo ha sottolineato come la sola famiglia mononucleare non è sufficiente per realizzare la solidarietà fra le generazioni”. Interpellato dai giornalisti, il card. Erdo ha richiamato la “necessità di ulteriori riflessioni sulla via penitenziale” rispetto all’Eucarestia ai divorziati risposati: aspettiamo, il Sinodo inizia adesso”. Rispetto ai richiami continui alla dottrina tradizionale della Chiesa, il porporato ha detto “che è solo quanto è tratto dalle voci della Chiesa. Monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti, ha speso una parola sulle finalità del Sinodo. Da un lato, “proporre il Vangelo della famiglia come valore prioritario su cui scommettere, dall’altro l’atteggiamento pastorale di accompagnamento per le famiglie in crisi. Questo richiede una grande parresia e un senso di profonda responsabilità davanti a Dio e agli uomini”. Rispondendo ai cronisti, mons. Forte ha detto che “il Sinodo non modificherà la dottrina”, ma cercherà soluzioni pastorali. “Come il Concilio Vaticano II, questo è un Sinodo pastorale”.