Mons. Giovanni Checchinato: “rianimiamo la speranza”

In diocesi iniziato l’Anno giubilare con la celebrazione nella chiesa Cattedrale. Prima di essa la statio nella chiesa di San Nicola e la processione aperta dal simulacro del Crocifisso

“Il Giubileo che ci propone la speranza come meta del nostro cammino possa essere essere occasione di rianimare la speranza”. Lo ha detto mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, aprendo in Cattedrale il Giubileo. La santa Messa è stata preceduta da una statio con liturgia nella chiesa di San Nicola e da una processione, aperta dal venerato simulacro del Crocifisso custodito nel santuario diocesano della Riforma.

“La speranza come sfondo permanente della nostra vita – ha detto il presule bruzio ci aiuta a muoverci anche quando tutto attorno sembra paralizzato o quando siamo tentati di paralisi anche noi”. Mons. Checchinato, commentando il vangelo della domenica della santa famiglia, ha richiamato l’esempio di Maria e Giuseppe, “precursori del giubileo”, che “ci insegnano che la speranza si riceve come dono, ma va alimentata con la vita, scelte coraggiose”. Da qui la proposta di una scelta: “l’ascolto del Vangelo, fatto da solo o assieme, commentarlo insieme, accogliendo le provocazioni che, a distanza di duemila anni, continua a offrirci, sbaragliando le nostre certezze e invitandoci a prenderlo sul serio”. Per mons. Checchinato “il Giubileo possa diventare non solo l’occasione per annunciare la speranza, ma per metterci affianco alle donne e agli uomini della terra e cercare insieme i semi di speranza che Dio continua a gettare nei semi della storia, che spesso sono minuscoli, abitano le realtà periferiche e non conoscono confini di sorta”. Il presule cosentino ha fornito alcuni consigli ai fedeli, riuniti in una Cattedrale stracolma. “Che questo Giubileo sia occasione di silenzio, di sosta, di contemplazione, che ci riporti a ritmi più umani, più corrispondenti al nostro essere e al vero desiderio di felicità che ci abita dentro”. In ultimo, soffermandosi sulla speranza, mons. Checchinato ha auspicato che “questo cammino ci apra alla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano”.