Mons. Milito: l’Anno mariano nel solco del Giubileo della misericordia

Il Vescovo di Oppido - Palmi ha aperto, con una veglia di preghiera in Cattedrale, l'Anno mariano nella diocesi reggina. Il riferimento al centenario delle apparizioni di Fatima e l'invito a curare la formazione dei giovani e delle famiglie secondo l'insegnamento e l'invito della Chiesa. Nella solennità dell'Immacolata, la Messa in diretta Rai.

“Del percorso quadriennale, avviato con l’Anno della fede e concentrato nel ciclo trinitario, l’Anno mariano si pone come naturale e perfetto sbocco. La Beata Vergine Maria è il capolavoro dell’opera divina della Trinità nella stirpe umana, di cui diventa specchio rifrangente e luce luminosissima per i sentieri di vita battuti degli uomini”.  Lo ha detto monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido  Mamertina – Palmi, nella veglia di preghiera nella Cattedrale oppidana, dedicata a Maria Ss. Assunta, iniziando l’Anno mariano diocesano. “Esso si pone a sintesi e coronamento del ciclo trinitario degli anni scorsi, dedicati alla verità, alla carità e all’unità e si innesta meravigliosamente nel centenario delle apparizioni di Fatima” – aveva detto il presule all’inizio della celebrazione. Mons. Milito ha sottolineato come “l’Anno mariano ci interessa, soprattutto per il suo carattere di eco e di sedimentazione del Giubileo della Misericordia”. Parlando dei pastorelli di Fatima, additandoli come esempio, mons. Milito ha detto: “sappiamo di quanta ricchezza di sentimenti e di sprazzi spirituali sono portatori e capaci i nostri ragazzi, ma anche come oggi rischiano di essere soffocati dai tanti richiami seducenti del mondo contemporaneo”. Per questo – ha proseguito – “ci interpellano su questo gli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 “Educare alla vita buona del vangelo”, scomparso un po’ dagli orizzonti ordinari, e il Convegno Ecclesiale di Firenze, perché non resti un evento già chiuso”. Per comprendere appieno “i pastorinhos”, ha detto il presule calabrese, “occorre rifarci alle rispettive famiglie”. “La Madonna sembra avere un attenzione particolare per le famiglie nelle quali si mette a base di tutto l’amore del Signore” e “l’esortazione postsinodale Amoris Laetitia oggetto nei diversi piani dei nostri approfondimenti tematici ha da questa angolatura una feconda base per essere compresa come interpretativa e orientativa dei cambiamenti radicali che stanno interessando il pianeta famiglia”.

Domenica mattina mons. Milito ha celebrato dalla Cattedrale di Oppido la Messa nella solennità dell’Immacolata davanti alle telecamere in diretta della Rai. “La storia del mondo, dal sì di Maria, inconsapevolmente ma realmente prende una svolta irreversibile. Come serva, Maria afferma il primato unico di Dio nella sua vita. Il teorema mariano sviluppato dalla cristologia dei Padri ha nel sì di lei la fonte della sua comprensione ma anche il prototipo di riferimento”.  

(Si ringrazia per la collaborazione don Rosario Rosarno, direttore Ucs Oppido – Palmi)