Mons. Nolè celebra la Passione. Uno sguardo ai protagonisti “minori” del racconto evangelico della morte di Gesù

La certezza dell'Arcivescovo nella liturgia in Cattedrale: "l'amore di Dio supera ogni cosa".

La celebrazione del venerdì santo ha visto numerosi fedeli riversarsi in Cattedrale. Mons Nolè, nel commentare il brano evangelico della Passione di Cristo, ha focalizzato l’attenzione su alcune figure minori del racconto. In particolare, ha dato rilievo alla giovane serva che, con spirito di verità, ha indicato in Pietro uno dei discepolo di Gesù. Alla capacità di dire la verità della giovane serva è stata contrapposta la paura di Pietro che rinnega il Signore. Anche la moglie di Pilato incarna nel brano la voce della verità: ella, infatti, suggerisce a Pilato di lasciare andare Gesù. Altri personaggi, che spesso passano in secondo piano nel racconto, della passione sono Giuseppe di Arimatea e Nicodemo che si convertono proprio sotto la croce, vedendo come muore Gesù. L’avvenimento infonde in loro il coraggio generato dalla fede in Gesù. Sono questi due cristiani a chiedere il corpo di Gesù per dargli degna sepoltura nell’attesa della resurrezione. “Anche noi attendiamo come tutti questi personaggi, che sembrano minori, la resurrezione del Signore – ha concluso mons Nolè- consapevoli che nessun peccato è più grande dell’amore del Signore. Gesù è la nostra gioia e la nostra speranza”. Nella seconda parte della liturgia ha dominato la croce, legno di speranza e di salvezza. Il coro della Cattedrale ha animato la liturgia, favorendo la preghiera e la lode a Cristo Crocifisso.