Diocesi
Mons. Nolè: il ruolo e il compito del sacerdote, un uomo mosso dall’amore
In Cattedrale la celebrazione della Santa Messa crismale presieduta dall'Arcivescovo.
“Svolgere un ‘ruolo’ senza amore e senza fede è tirare Dio alla nostra misura. Svolgere il ‘compito’ con amore è porci noi alla misura di Dio”. Il ruolo e il compito, riferiti alla vita del sacerdote, sono state le parole al centro della riflessione di monsignor Francesco Nolé, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, nell’omelia della Messa crismale celebrata ieri in Cattedrale. “Il mio cuore è capace ancora di amare oggi? – la domanda posta dal Vescovo -. Siamo consapevoli di dover portare Cristo ai fratelli e portare i fratelli a Cristo?”. Per il presule bruzio “non dobbiamo essere personaggi ma persone, il nostro compito è di amare, e non di avere molti ruoli”. Mons. Nolé ha ricordato che “siamo sacerdoti e dunque sotto l’ombra dello Spirito che ci ha consacrati a portare la nunzio del Vangelo”, che “in questo anno – ha detto in riferimento agli 800 anni della Cattedrale di Cosenza – coincide con l’anno giubilare”. “È lo Spirito che ci rende credibili – ha aggiunto il presule – che ci dà il compito di amare e di essere trasparenza di Dio”. Dopo i due anni segnati dalla pandemia, è ripresa la consueta celebrazione della Messa del Crisma, con la solenne processione che si è snodata dalla curia arcivescovile fino alla cattedrale bruzia lungo corso Telesio. Un tripudio di popolo, che sottolinea ancora una volta – secondo la tradizione della Chiesa – il legame tra il Pastore, la cui pienezza del sacerdozio è messa in risalto dalla missa chrismalis, e il Popolo, un vincolo di unità, amore e comunione visibile.
Una gioia moltiplicata dalla gradita presenza sul presbiterio di mons. Salvatore Nunnari, che ha guidato la Chiesa cosentina fino al 2015, e che ha voluto concelebrare con il confratello mons. Nolè.