Mons. Nolè: “ora andiamo in ascolto dei giovani”

L'Arcivescovo ha tratto le conclusioni del convegno diocesano. per una pastorale integrata e aperta a tutti. 

Un’alleanza pastorale per e con i giovani. Ad invocarla, programmarla, incoraggiarla, monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, che domenica scorsa al Palacultura Giovanni Paolo II di Rende ha tratto le conclusioni del Convegno diocesano. A fare da bussola della riflessione per l’annuale assise, è stata l’indagine “La stagion lieta dei diversamente credenti”, a cura dei docenti Unical Vincenzo Bova e Daniela Turco, sui giovani e la religiosità.

Un nuovo cammino, per la Chiesa cosentina, che si accompagna a quello che sta realizzando la Chiesa universale, che fra qualche giorno vedrà celebrarsi il Sinodo dei Vescovi dedicato proprio ai giovani. Una nuova tappa nella pastorale diocesana che, dopo essersi focalizzata sulla famiglia, ora guarda ai più giovani tra i fratelli

“Andiamo in ascolto dei giovani, comprendiamo il loro linguaggio. Spesso non riusciamo a farlo e allora rinunciamo – ha chiosato mons. Nolè. Ma non scoraggiamoci”. Accanto all’Arcivescovo, i responsabili degli Uffici di pastorale giovanile, catechistico e della famiglia, nonché del Centro vocazionale. utilizza il termine “palestra”, mons. Nolè. Laboratori, luoghi di maturazione e di realizzazione di frutti fecondi. “Le parrocchie siano palestre di apertura, di sana competizione per formarci”. E siccome “i preti non possono fare tutto da soli”, l’esortazione è ai laici: “aiutateci, siate disponibili in questo compito così delicato. Ognuno sia capace di dare una risposta, ciascuno per la sua parte, perla crescita della comunità”. Per questo mons. Nolè, che ha riletto e riflettuto su alcuni stralci del dossier presentato, ha auspicato una pastorale attiva e inclusiva all’interno delle stesse comunità. “Tra i vari gruppi parrocchiali ci sia confronto, i vari gruppi si incontrino. Questo è essere cattolici”. In programma, nell’anno pastorale (presentata anche l’agenda 2018 – 2019), anche un’assemblea proprio con i giovani. Un anno di incontro, ascolto, dialogo. Per camminare tutti insieme.