Mons. Nolè: “risorgerò anche io con il Signore?”

La veglia pasquale in Cattedrale presieduta dall'Arcivescovo. Il richiamo all'annuncio pasquale dato alle donne che si erano recate al sepolcro e l'avevano trovato vuoto.

“E’ la veglia delle donne che hanno seguito Gesù fin sotto da croce. E di quelle che di buon mattino, recatesi al sepolcro a visitare la tomba, la trovano vuote. E’ la veglia anche di tanti assenti, paurosi: gli apostoli. Nessuno è andato alla tomba se non dopo, quando le donne hanno annunziato la tomba vuota”. Lo ha detto monsignor Francesco Nolè, nella veglia pasquale celebrata in Cattedrale. Tanti i momenti forti della veglia, che Sant’Agostino definì “la madre di tutte le veglie”. Dalla benedizione del fuoco e l’inaugurazione del nuovo cero pasquale alla benedizione dell’acqua. Nella prima parte, le letture dell’Antico Testamento, a riproporre la storia di Dio con il suo Popolo. “Ma io, in questa notte, risorgerò con il Signore?”, la domanda che il presule ha dato ai fedeli che hanno raggiunto la chiesa madre bruzia. Per la notte più santa dell’anno, l’Arcivescovo ha amministrato il Battesimo e una prima Comunione. Soffermandosi sulla luce, il Vescovo ha evidenziato che essa è “da testimoniare con le nostre opere”. “Vogliamo risorgere e morire ai nostri vizi, alle nostre dipendenze, alle nostre superficialità e ai nostri egoismi, alla nostra sete di onnipotenza”?  – ha chiesto mons. Nolè -. “Gesù ha sconfitto tutti questi peccati con la sua morte sulla croce e ha dato a tutti la possibilità di risorgere”.