Mons. Oliverio: “non trascurare la dimensione catechetica verso i fedeli”

La circolare del Vescovo di Lungro per il mese di febbraio. Il primo aprile a Cetraro il COnvegno ecumenico regionale.

“Il nostro popolo deve essere istruito, catechizzato, deve conoscere”. Lo scrive monsignor Donato Oliverio, Vescovo di Lungro, nellacircolare di febbraio indirizzata ai fedeli dell’Eparchia. “Possiamo dire che oggi i cristiani, quindi il nostro popolo, oltre ai nomi delle feste, conoscono  veramente i motivi per cui vengono celebrate dalla Chiesa? Oserei dire di no, anzi, forse alcuni cristiani non conoscono nemmeno inomi delle feste” – la considerazione del presule. “Non va trascurata la dimensione mistagogico-catechetica, perché il popolo solo se conosce può amare e gustare gli eventi salvifici celebrati nell’arco dell’Anno Liturgico, che non sono il puro ricordo del passato, bensì il qui ed ora di Dio in Cristo, ossia un’attualizzazione della storia della salvezza, il venire di Dio a noi nell’oggi”. Mons. Oliverio sottolinea come “la Chiesa, che è madre e maestra, celebrando le feste durante l’anno liturgico non solo compie cerimonie sacre, bensì istruisce i fedeli spiegando loro i testi della Sacra Scrittura e altri testi espressi dall’innografia bizantina e dall’iconografia ed esorta i fedeli ad una vita cristiana sempre più perfetta. Sicché, conoscendo bene le feste e celebrandole con dignità e ardore, rendiamo grazie a Dio per tutto ciò che ha fatto per noi”.

Il prossimo 1 aprile a Cetraro, presso la “Colonia San Benedetto” nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea, si terrà il convegno ecumenico regionale, giunta alla sua quarta edizione e organizzato dalla Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Calabra. Quest’anno la riflessione si concentrerà sul tema de “Il Concilio Panortodosso”. Il Convegno vuole raccogliere le esperienze del Metropolita Athanasios di Achaia e di monsignor Andrea Palmieri, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, che rileggono il documento conciliare esaminando la recezione, l’attualità di alcuni temi fondamentali e i problemi aperti per una sapiente articolazione futura.