Mons. Schillaci: essere discepoli di Gesù significa avere un cuore grande

L'omelia del vescovo di Lamezia nel giorno in cui la Chiesa celebra i missionari martiri. 

“Oscar Romero è stato un vescovo che ha amato nei fatti e nella verità, che ha realizzato quanto scrive S. Giovanni nella sua lettera: come il Signore ha donato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli”. Lo ha detto monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, che ieri in Cattedrale ha presieduto la veglia di preghiera per i missionari martiri. “Chi si mette alla sequela di Gesù, Buon Pastore – ha detto il presule nella sua omelia – non può avere altra misura se non quella di amare senza misura, fino al dono della vita”. Mons. Schillaci, che ha ricordato la figura di Oscar Romero, ha testimoniato che “il buon pastore dà la vita con larghezza d’animo, includendo tutti”. “Anche noi – ha proseguito – tante volte rischiamo di chiuderci, di confinarci in piccoli gruppi, di escludere gli altri” e “l’orrore della guerra che stiamo vivendo in queste settimane è frutto di una mentalità che esclude, che divide”. Al contrario, “essere discepoli di Gesù comporta avere un cuore grande, che include tutti, che ama fino al dono della vita. Monsignor Romero e i martiri ci aiutino con il loro esempio, in questo cammino sinodale, ad ascoltare la Parola che ama tutti, senza escludere nessuno, di un amore generoso e gratuito”.