Diocesi
Monsignor Nunnari indica la strada per costruire l’uomo nuovo
Migliaia di fedeli in Cattedrale per la festa della Madonna del Pilerio, patrona dell'Arcidiocesi di Cosenza.
Siamo davveri smarriti quando alla nostra memoria ritornano alcuni momenti bruttissimi in cui anziché far trionfare la bellezza dell’umanità abbiamo fatto trionfare la violenza della sopraffazione e dell’arroganza mafiosa”. È stata questa una delle considerazioni pronunciate da mons. Salvatore Nunnari nel corso dell’omelia in occasione della festa della Madonna del Pilerio, patrona dell’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano. L’Eucarestia è stata concelebrata da mons. Leonardo Bonanno Vescovo di San Marco e mons. Faustin Ngabu, Vescovo emerito di Goma. Migliaia di fedeli sin dal primo pomeriggio avevano gremito la Cattedrale bruzia, per quella che era la 160° festa votiva della Patrona della città. In questa situazione di difficoltà “si alza il grido di speranza per recuperare il vero uomo oltre ogni caduta” – ha detto monsignor Nunnari. “L’incontro con la madre” – in questo senso – “per noi figli è un appuntamento atteso perché una parola nuova che riaccende la speranza”. La stessa speranza e amore che da sempre animano il Popolo di Dio che è in Cosenza – Bisignano. L’Arcivescovo ha poi auspicato “un nuovo umanesimo”, con ‘impegno per ognuno di “riportare Cristo al centro della mia vita, della mia fede, della mia famiglia”, perché “solo se crediamo nella novità di vita del Risorto tutto può cambiare”. Monsignor Nunnari ha richiamato il convegno ecclesiale di Firenze, parlando dell’uomo nuovo, quello che “non sta alla finestra, ma esce, oltre ogni egoismo”. Questa la ricetta del presule bruzio, in un accorato invito secondo l’insegnamento e l’esortazione di papa Francesco, il cui magistero monsignor Nunnari ha richiamato più volte, nell’ottica di una “condivisione” e di un “ricerca del bene comune”. Le autorità civili e militari hanno partecipato alla messa in Cattedrale. All’inizio della celebrazione vi è stato il consueto omaggio della Città alla Vergine con l’omaggio di un cero, mentre al termine la diocesi di Cosenza – Bisignano è stata nuovamente affidata alle mani di Maria con la preghiera di consacrazione.