Territorio
“Musica contro le mafie”, la prima music farm a sfondo civile presso i Bocs Art di Cosenza
Dieci artisti impegnati presso le Bocs Art di Cosenza.
Non finisce di stupire la voglia di restare a galla nonostante il periodo di emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Dopotutto la lotta alle mafie non si può e non si deve arrestare.Una piccola rivoluzione guidata dalla forza incessante della musica, delle sue parole e dei suoi protagonisti grazie al Sound Bocs, il nuovo progetto di “Musica contro le mafie”, si tratta della prima music farm a sfondo civile presso i Bocs Art di Cosenza, finora mai realizzata in Europa, come ribadito da Gennaro De Rosa, presidente dell’associazione Musica contro le mafie e direttore artistico del Premio.
“Sound Bocs” vuole essere una vera e propria factory, che rientra tra i progetti architettonici di residenza artistica, e che vede 10 artisti impegnati nella creazione di brani ispirati alle tematiche e ai valori di”Musica contro le mafie”.
Impegno sociale, lotta alle mafie, cittadinanza attiva, critica e responsabile sono i pilastri di una raccolta eterogenea, con lo scopo di sensibilizzare il sistema Italia. Una sinergia che ha preso anima e corpo il 7 Settembre con la presenza di Luisa Impastato, presidente di “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”, nonché la nipote dell’ attivista assassinato a Cinisi (gli incontri continueranno fino al 20 Settembre con gli artisti sfidanti che si esibiranno sia dal vivo che virtualmente). Per dirla con De Rosa, in Sound Bocs “virtuale e reale” conviveranno e si confonderanno, in vista di un cambiamento epocale che, a partire dalla Calabria, possa estirpare le radici che, malgrado tutto l’ impegno, impediscono la rivoluzione culturale, etica e sociale.