Nel cuore dell’antica Temesa

A Campora è stata rinvenuta solo una piccola parte di quello che potrebbe essere un enorme patrimonio archeologico.

Ad Amantea nel 2010, sono iniziati gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce una villa romana del secondo secolo d.c.. È stata rinvenuta solo una piccola parte di quello che potrebbe essere un enorme patrimonio archeologico. I reperti sono stati rinvenuti in località Principessa di Campora San Giovanni e questo fa pensare che ci si trovi nel cuore dell‘antica Temesa della Magna Grecia. La villa romana del secondo secolo d.c. ha un notevole mosaico in cui sono riprodotti una figura maschile, probabilmente il dio nettuno, e dei delfini. Storicamente questo territorio di Temesa era importante per la produzione vinicola: è probabile che il proprietario di questa villa,  produttore di vino pregiato, possedesse un area termale con significativi mosaici. Ricordiamo che questi luoghi furono decantati da Omero nell’Odissea e risulta essere l’antico insediamento collocato nell’attuale comprensorio tirrenico all’estremità sud della provincia di Cosenza. Era un importante insediamento, visitato da Ulisse, che ricadeva sulle colline di Serra Aiello e si estendeva nella piana sottostante che oggi è Campora San Giovanni, importante frazione di Amantea.  Non vi è dubbio che la zona interessata comprendesse, oltre al comune di Amantea,  i territori di Serra Aiello, Cleto e Nocera Terinese. Gli oggetti ritrovati durante gli scavi, sono esposti presso il museo archeologico di Serra Aiello. Il professore Mollo, docente dell’Università di Messina, in una conferenza tenutasi ad Amantea ha spiegato che, dai reperti ritrovati nelle tombe della necropoli  rinvenuta in un sito vicino, si può dedurre che la comunità abbia vissuto un lungo periodo storico dal neolitico all’età del bronzo ed ha evidenziato gli scambi commerciali tenuti  dai temesani con gli altri popoli del Mediterraneo. Ancora una volta è stato dimostrato che la Calabria è la custode di un grande patrimonio archeologico e storico che dovrebbe essere posto all’attenzione della comunità scientifica internazionale.