Attualità
Nel giorno della donna, un pensiero alle donne forti
In Ucraina ed in Russia, come in tutto il mondo, ci sono donne forti e coraggiose. Un ricordo l'8 marzo
Quest’anno la nostra mimosa la vogliamo consegnare a Yelena Osipova. Ha subìto sulla sua pelle il terribile assedio dei nazisti a Leningrado, a 80 anni deve patire la repressione dei russi a San Pietroburgo. Incurante degli acciacchi e dell’età avanzata Yelena, pittrice, ha preso in mano due grandi cartelli ed è scesa in strada per gridare il suo “no” all’invasione russa in Ucraina. Teatro della sua protesta la piazza centrale di San Pietroburgo. Su uno di essi era scritto: “Soldato, lascia cadere la tua arma e sarai un eroe”. Ovviamente la sua protesta non è passata inosservata alla forze imperialiste ed è stata arrestata e portata via dalla polizia . Un video divenuto virale in tutto il mondo ha sollevato l’indignazione generale contro i due poliziotti russi in assetto antisommossa che con la forza sollevano l’anziana attivista tra la contestazione generale. Come può essere forte il grido di una donna libera, come può essere temuto dalla seconda potenza mondiale che dispone di carri armati, aerei sottomarini e bombe atomiche. La libertà, la solidarietà, l’amore, la pace e anche il perdono sono armi più potenti e più temute. A tutte le donne ucraine che soffrono e piangono, a quelle russe che protestano, alle mamme che lottano per i figli, a quelle che fanno la storia, a quelle che la cronaca non vede, a quelle che combatto per la giustizia oggi tutte rappresentate da Yelena oggi la nostra mimosa.