Non si tratta solo di migranti

Celebrata in diocesi la Giornata Mondiale del Migrante e del RifugiatoA coordinare i diversi appuntamenti l’equipe dell’ufficio Migrantes diocesano 

Non si tratta solo di migranti. È stato questo il titolo, quasi uno slogan, scelto da Papa Francesco per il messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che nella nostra diocesi si è svolta in diversi momenti durante la scorsa settimana. Il primo doppio appuntamento venerdì scorso nella saletta della parrocchia di San Nicola a Cosenza dove l’equipe dell’Ufficio Migrantes diocesano, che ha curato i diversi momenti, ha presentato il messaggio del pontefice grazie all’aiuto di alcuni video e la lettura di alcuni dei passaggi più significativi. A prendere parte all’incontro anche un nutrito gruppo di scout Agesci della Zona Terra dei Bruzi che hanno presentato il documento pro-accoglienza “Siamo figli della luce”, approvato dai capi scout e  aperto alle adesioni di altre realtà associative e singoli cittadini. Documento che in questi mesi ha già avuto una ricaduta educativa sui ragazzi delle diverse branche che durante i mesi estivi sono stati stimolati a portare avanti attività di integrazione e accoglienza, alcune delle quali sono state presentate grazie a dei video realizzati dai clan della zona.

A chiudere il momento di convegno Fabio Saliceti di Progetto Sud che ha presentato la campagna #ioaccolgo che, tra i punti più importanti, ha lo scopo di raccogliere adesioni al fine di stimolare il governo ad abrogare i recenti decreti sicurezza, fare in modo che l’Unione Europea affronti la questione migratoria tutelando i diritti fondamentali sui quali essa si fonda e nel rispetto del principio di solidarietà tra gli Stati membri; garantire che i nostri porti siano aperti ad accogliere i naufraghi, che più nessuno sia lasciato a morire in mare; e che si prevedano canali di ingresso regolari, in modo che le persone non siano più costrette ad affidarsi ai trafficanti e a rischiare la vita nel tentativo di entrare in Europa. 

Da qui i partecipanti al convegno tra canti e slogan si sono mossi verso piazza XI settembre dove si è dato vita ad un particolare flash mob agitando le coperte termiche color oro e argento che nell’immaginario collettivo vengono associataeai valori di accoglienza, uguaglianza e  solidarietà.

La celebrazione multietnica e la festa delle migrazioni

“È proprio durante questi appuntamenti che è doveroso ricordare quanto sia importante  aprirci verso quei nuovi orizzonti che Gesù ci ha indicato”. È iniziata con questa esortazione di don Giacomo Tuoto la celebrazione eucaristica multietnica per la Giornata del Migrante e del Rifugiato svoltasi nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto a Cosenza. Insieme a don Giacomo – per la messa animata dalle diverse comunità di migranti presenti nella nostra città – anche Don Michel Fortino, Don Damian Dobrydnio, Don Patrick Amadi e Don Ruben Cruz Almonte. Una celebrazione dal sapore multietnico con lettura del Vangelo in diverse lingue, così come i canti e le preghiere dei fedeli. La riflessione di don Giacomo durante l’omelia ha posto l’accento su tre parole negative del Vangelo di domenica scorsa: indifferenza che genera ingiustizia; individualismo che ci fa pensare di poter bastare a noi stessi e avidità che ci spinge a bramare anche ciò di cui non abbiamo bisogno. “A queste tre parole negative – sottolinea don Giacomo – dobbiamo rispondere con tre atteggiamenti positivi, trasformando l’indifferenza in attenzione per il prossimo, sopratutto se è svataggiato o povero perchè chi vuole imitare il Signore non pùò essere indifferente verso i fratelli; all’individualismo dobbiamo rispondere con la comunione e la relazione, perchè dentro di noi è impressa l’immagine di Dio che è relazione; e infine l’antidito all’avidità che si trova ascoltando la parola di Dio, aprendo il cuore e imparando ad essere figli degni di questo mondo”.

FESTA DELLE MIGRAZIONI

Nel pomeriggio, dopo la celebrazione eucaristica della mattina, si è svolta nella piazza antistante la chiesa del Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto la Festa delle migrazioni coordinata dall’Ufficio Migrantes della diocesi con canti, danze, musica e cibo dal Mondo con le comunità Ucraina, Polacca, Siriana, Russa, Bielorussa, Senegalese, Africana, Cubana, Ecuadoregna, Marocchina, Romena, Bulgara, Nigeriana e Filippina. Tanti i partecipanti alla festa che hanno potuto apprezzare oltre ai piatti tipici anche le esibizioni canore e i balli messi in scena dalle diverse comunità. Tra gli stand delle diverse  comunità straniere anche quello degli scout Agesci della Zona Terra dei Bruzi per la firma del documento pro-accoglienza “Siamo figli della luce”.