Nuovo battesimo per la chiesa ipogea di Sotterra

La chiesetta paolana dopo il restauro è stata riaperta. Sarà un centro pastorale attivo.

E’ stata nuovamente inaugurata la chiesetta ipogea di Sotterra a Paola. L’edificio liturgico è stato interessato da un intervento di restauro per quanto riguarda l’ingresso, che in precedenza non era sicura. Inoltre, è stato aggiunto un nuovo impianto elettrico in modo tale da rendere maggiormente fruibile la chiesa dove si svolgeranno le varie celebrazioni come matrimoni, battesimi, comunioni e via dicendo. Nella giornata di ieri, il parroco don Marino Aurelio ha riaperto la struttura. I lavori sono stati sostenuti dal Rotary e da altre associazioni paolane che avevano a cuore la sicurezza della chiesetta. La chiesa è una delle più antiche di tutta la Calabria, forse la prima. Situata in località Gaudimare (a pochi passi dal centro storico di Paola in prossimità della chiesa del Carmine la quale la sovrasta per gran parte), l’edificio religioso risale agli anni del VIII secolo d.C. e al suo interno sono presenti vari affreschi incisi (probabilmente) da monaci bizantini. Nel corso dei secoli subì molti rimaneggiamenti fino a scomparire nel Cinquecento per causa di fenomeni sismici o per le abbondanti piogge che hanno causato l’esondazione del torrente Palumbo. Venne riportata alla luce dopo 350 anni. Nel 1876 fu scoperta da alcuni contadini paolani che la ritrovarono sommersa dalla terra. I contadini riverirono una basilica ad unica navata sormontata da una volta a botte suddivisa da tre archi in quattro campate ed abside semicircolare affrescata da figura bibliche decorate con colori vivaci. L’affresco principale è quello rappresentante il “Cristo Pantocratore” nella parte alta e la Madonna e gli apostoli in quella inferiore, a formare quasi un ideale triangolo, figura che rimanda all’idea di perfezione oltre che alla Trinità. I dipinti sull’abside e sul presbiterio costituiscono l’elemento di maggior pregio della Chiesetta di Sotterra, tanto che il “World Monuments Fund” la colloca tra i cento beni culturali più preziosi dell’Umanità. Nel corso degli studi, sono emerse due immagini di chiesa che si sono alternate nel corso dei secoli. Una parlano di un edificio paleocristiano di tipo bizantina ed un’altra di tipo monastica occidentale. Nel secondo caso si ipotizza un rimaneggiamento ad opera di monaci Benedettini e Florensi