Territorio
Padre Gavazzeni, pioniere delle Fondazioni Antiusura al Sud
Alcune riflessioni del presidente della Fondazione antiusura lucana, intervenuto a Cosenza al convegno Caritas.
“L’usura reca un danno alle persone e alle famiglie, un danno che si estende alla casa e alla comunità territoriale, perché l’usura spezza i rapporti”. Lo ha detto questa mattina padre Basilio Gavazzeni, presidente della Fondazione antiusura lucana “Mons. Vincenzo Cavalla”, intervenuto a Cosenza all’incontro “Dalla dipendenza all’usura”, organizzato dalla Caritas diocesana insieme alla Fondazione antiusura “Don Carlo De Cardona” onlus. Intervenendo sugli effetti dell’usura sul territorio, padre Gavazzeni ha evidenziato che “le pulci dell’usura, cioè il colletto bianco, l’amico dell’amico, sono una piaga che incide sul territorio, tanto che si arriva a speculare anche sulle persone”. Riflettendo anche sulla ludopatia, definendolo più precisamente “azzardopatia”, padre Gavazzeni ha constatato che “oggi non si tratta solo di giocarsi la prima casa, quanto proprio di giocarsi la moglie o la figlia, perché assistiamo a un approfittamento che raggiunge la persona nella sua corporeità”.
All’incontro sono intervenuti don Bruno Di Domenico, direttore della Caritas diocesana, e il diacono Paolo Mancuso, presidente della Fondazione Antiusura “Don Carlo De Cardona” onlus.