Chiesa
Papa Francesco: a un Dio umile non ci si abitua mai
Celebrazione delle Palme in piazza San Pietro. "C'è una strada contraria a quella di Cristo: la mondanità", ha detto il Papa. U invito ai giovani a proseguire il cammino in preparazione a Cracovia 2016.
“A un Dio umile non ci si abitua mai”. L’umiltà al centro dell’omelia pronunciata da papa Francesco oggi nella domenica Delle Palme. Giornata di sole in piazza San Pietro per la commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e la proclamazione della Passione del Signore secondo Marco. XXX giornata mondiale della gioventù. Nella breve esortazione pronunciata dopo il Passio, ppa Francesco ha commentato le letture del giorno, soffermandosi sulla kenosi di Cristo secondo San Paolo ai Filippesi e additandola come strada privilegiata per celebrare la Pasqua. “In questa Settimana, la Settimana Santa, che ci conduce alla Pasqua, noi andremo su questa strada dell’umiliazione di Gesù. E solo così sarà “santa” anche per noi!”.
“C’è una strada contraria a quella di Cristo: la mondanità. La mondanità ci offre la via della vanità, dell’orgoglio, del successo” – ha detto Francesco proseguendo nella sua riflessione. “E’ l’altra via. Il maligno l’ha proposta anche a Gesù, durante i quaranta giorni nel deserto. Ma Gesù l’ha respinta senza esitazione. E con Lui, con la sua grazia soltanto, col suo aiuto, anche noi possiamo vincere questa tentazione della vanità, della mondanità, non solo nelle grandi occasioni, ma nelle comuni circostanze della vita”.
Una strada da seguire a partire da chi l’ha già percorsa e ne ha fatto uno stile di vita, a partire dal fratello in difficioltà. “Ci aiuta e ci conforta in questo l’esempio di tanti uomini e donne che, nel silenzio e nel nascondimento, ogni giorno rinunciano a sé stessi per servire gli altri: un parente malato, un anziano solo, una persona disabile, un senzatetto”. Pensiamo – ha proseguito Bergoglio – “anche all’umiliazione di quanti per il loro comportamento fedele al Vangelo sono discriminati e pagano di persona. E pensiamo ai nostri fratelli e sorelle perseguitati perché cristiani, i martiri di oggi – ce ne sono tanti – non rinnegano Gesù e sopportano con dignità insulti e oltraggi. Lo seguono sulla sua via. Possiamo parlare in verità di “un nugolo di testimoni”: i martiri di oggi”.
Prima della preghiera mariana, papa Francesco ha salutato i giovani presenti: “Cari giovani, vi esorto a proseguire il vostro cammino sia nelle diocesi, sia nel pellegrinaggio attraverso i continenti, che vi porterà l’anno prossimo a Cracovia, patria di san Giovanni Paolo II, iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù. Il tema di quel grande Incontro: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7), si intona bene con l’Anno Santo della Misericordia. Lasciatevi riempire dalla tenerezza del Padre, per diffonderla intorno a voi!”.