Papa Francesco: il giubileo della misericordia sia vento impetuoso nelle Americhe

Il pontefice nella messa al Pontificio Collegio Americano del Nord ha ricordato l'esempio di frà Junipero.

Ha ricordato “la vita e l’esempio di Fra Junípero” stamattina Papa Francesco, nella messa al Pontificio Collegio Americano del Nord, evidenziandone “tre aspetti: il suo slancio missionario, la sua devozione mariana e la sua testimonianza di santità”. In primo luogo, Fra Junípero “fu un instancabile missionario”. Per il Pontefice, “un tale zelo ci provoca: è per noi una grande sfida! Questi discepoli-missionari, che hanno incontrato Gesù, Figlio di Dio, che attraverso di Lui hanno conosciuto il Padre misericordioso e, mossi dalla grazia dello Spirito Santo, si sono proiettati verso tutte le periferie geografiche, sociali ed esistenziali, per rendere testimonianza alla carità, ci sfidano! A volte ci soffermiamo ad esaminare scrupolosamente i loro pregi e, soprattutto, i loro limiti e le loro miserie. Ma, mi domando, se oggi siamo capaci di rispondere con la stessa generosità e con il medesimo coraggio alla chiamata di Dio, che ci invita a lasciare tutto per adorarlo, per seguirlo, per ritrovarlo nel volto dei poveri, per annunciarlo a coloro che non hanno conosciuto Cristo e, perciò, non si sono sentiti abbracciati dalla sua misericordia”. Il Santo Padre ha, poi, ricordato che “Fra Junípero affidò il suo impegno missionario alla Santissima Vergine Maria”, consegnando “la sua vita a Nostra Signora di Guadalupe”. In terzo luogo, Francesco ha invitato a contemplare “la testimonianza di santità di Fra Junípero” perché “tutto il popolo americano riscopra la propria dignità, consolidando sempre più la propria appartenenza a Cristo e alla sua Chiesa”. Il Papa ha poi auspicato: “Un impetuoso vento di santità percorra il prossimo Giubileo straordinario della Misericordia in tutte le Americhe! Fiduciosi nella promessa fatta da Gesù, e che abbiamo ascoltato oggi dal Vangelo, chiediamo a Dio questa particolare effusione dello Spirito Santo. Chiediamo a Gesù Risorto, Signore della storia, che la vita del nostro continente americano si radichi sempre più nel Vangelo che ha ricevuto; che Cristo sia sempre più presente nella vita delle persone, delle famiglie, dei popoli e delle nazioni, per la maggiore gloria di Dio”. E che “questa gloria si manifesti nella cultura della vita, nella fratellanza, nella solidarietà, nella pace e nella giustizia, con fattivo amore preferenziale per i più poveri, attraverso la testimonianza dei cristiani delle diverse comunità e confessioni, dei credenti di altre tradizioni religiose e degli uomini di retta coscienza e di buona volontà”. “Questo incontro, nella sede del vostro Collegio e attorno alla mensa eucaristica, è una bella e significativa premessa al mio viaggio apostolico negli Stati Uniti d’America”, ha detto nel saluto finale.