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Paralimpiadi Rio 2016, anche la cosentina Narcisi al via
Di Perugia, ma originaria di Rose. Jenny Narcisi si appresta a vivere un sogno divenuto realtà. Rappresentare l'Italia alle Paralimpiadi di Rio 2016. Nostra intervista esclusiva.
Riproponiamo l’articolo con intervista a Jenny Narcisi pubblicato sull’edizione cartacea di Parola di Vita del 7 agosto 2016.
Jenny Narcisi sarà alle Paraolimpiadi insime agli altri 94 delegati azzurri rappresenterà la nostra Nazione, ma anche la Calabria. Narcisi è campionessa italiana di ciclismo su strada paralimbico. Titolo conquistato il 29 giugno 2015 a Valsugana in Trentino Alto Adige. E’ stata la grande rivelazione del movimento italiano paralimpico in questi ultimi due anni, nei quali ha conquistato medaglie in Coppa del Mondo e Mondiali di ciclismo. L’atleta di Rose, ci parla delle sue aspettative verso l’importante evento sportivo.
Narcisi, lei vive a Perugia, ma è calabrese, di Rose. Che legame ha con la Calabria?
A Perugia sono andata per motivi di studio, all’Università. Ho preso una laurea triennale e poi la specializzazioni in attività motorie. Ho vissuto 6 anni in una camera di studenti. E’ stata una scelta voluta restare li, per evadere da un ambiente stretto. Volevo provare ad essere indipendente, rimboccarmi le maniche. Non riuscivo ad essere continua con la bici. Finiti gli studi, tornare a casa, signifi cava fare un passo indietro. A 14 anni è entrata a contatto con il mondo del ciclismo.
Come ha conosciuto questa realtà?
Come una forma di terapia per attività motorie. Per velocizzare il recupero, la normale funzione muscolare e motorie. Il fare uno sport ti aiuta a livello psicologico nel superare gli ostacoli. Ho conosciuto l’agonismo. E’ stata una competizione con me stessa. Da l’utilizzo terapeutico, è nata l’aspirazione a cimentarmi in questo sport da atleta a tutti gli eff etti. In anni ho maturato molto. Durante il periodo universitario si è rafforzato la mai consapevolezza di tuff armi in questo sport. Ringrazio Dio per avermi dato la forza di andare avanti.
Parliamo di Rio, com’è stato il percorso?
E’ partito dallo scorso anno. Nella prima mia gara con la maglia azzurra. Ho rotto il ghiaccio con una grande gara, era un mondiale. Dal bronzo di quella competizione, ho confermato questo risultato con le altre medaglie. Ho contribuito ad aumentare il punteggio della Nazionale per la qualifi cazione alle Olimpiadi guadagnando il mio pass.
Che cosa prova?
E’ l’evento più prestigioso al quale può ambire un atleta. Non tutti riescono ad ottenerlo. E’ una vittoria esserci. Cercherò di dare il meglio, che sia un podio piuttosto che un piazzamento. Rappresenterò l’Italia, l’Umbria, la Calabria, Rose e tutta la provincia di Cosenza nonché la mia famiglia e tutte le persone che mi sono state vicine nel percorso sportivo e di vita. Voglio essere un esempio per tutti i bambini con i miei stessi problemi. Voglio essere una speranza.
Ci racconta il suo progetto “In bici per la Vita”?
Nato lo scorso anno. Ho riportato la mia storia che sia da esempio per le persone con diffi coltà. Temi importanti sono stati l’amore, la fede, felicità per la vita, il lavoro attraverso il quale riuscivo ad andare oltre il mio ritardo fi sico
APPUNTAMENTI
Jenny Narcisi si esibirà il 14 e 17 settembre.