Chiesa
Pastorale sociale, nuova via per l’uomo
A Lamezia l'incontro con il direttore dell'Ufficio Cei per la pastorale sociale e del lavoro don Fabio Longoni. Al centro il tema di Firenze 2015.
Delineare un nuovo volto della pastorale sociale, accogliendo la novità strutturale emergente dal ricco magistero sociale di Papa Francesco situandoci nel cammino che ci prepara al prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze. È stato questo il tema trattato durante l’incontro svoltosi martedì scorso presso l’Oasi Bartolomea a Lamezia Terme. Protagonisti dell’incontro i direttori delle Pastorali Sociali delle 12 diocesi calabresi e gli animatori del Progetto Policoro che hanno ascoltato la puntuale relazione proposta da Monsignor Fabiano Longoni, direttore nazionale della Pastorale Sociale che, nel suo tour che lo sta portando ad incontrare tutte le regioni ecclesiastiche d’Italia in vista del convegno ecclesiale di Firenze, ha delineato il volto di quella che “dovrà essere una nuova pastorale con al centro percorsi per/di una Chiesa in uscita”. “Il Papa nell’Evangelii Gaudium – continua Mons. Longoni – ci sfida a ripensare i fini, a ripensare i metodi, a camminare uniti insieme ai Vescovi come comunità salvata da Dio e protagonista nella storia. Il fine della ‘nuova’ Pastorale Sociale è quello di non vivere come una massa trascinata dalle forze dominanti, ma di diventare un popolo cha ha bisogno e si rende protagonista di un processo costante nel quale ogni generazione si deve impegnare nella cultura dell’incontro. Tutto il popolo deve diventare protagonista di questo cammino verso la salvezza”. Da qui alcune proposte concrete, già in parte sperimentate in alcune diocesi italiane, che rispondono alle cinque vie proposte dal Convegno Ecclesiale che si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 Novembre. “Vie che ci stimolano a fare delle azioni – precisa mons. Longoni -. Azioni che sono proprie di una pastorale sociale che pone le sue basi sui principi della Dottrina Sociale”. Da qui le cinque soluzioni/azioni rispetto alle cinque vie proposte dal Convegno Nazionale, dove USCIRE significa creare dei tavoli dove si convocano tutti i soggetti del territorio per arrivare ad azioni concrete frutto di processi di democrazia deliberativa; ANNUNCIARE vuol dire testimonianza annunciata come nuovo modo di fare annuncio; ABITARE dedicando un consiglio pastorale all’anno per affrontare un “tema laico” del territorio; EDUCARE ad una formazione integrale che tiene insieme fede e vita; TRASFIGURARE trasformando le celebrazioni in costante offerta a Dio del nostro impegno concreto.A concludere, dopo un momento di dibattito, S.E. monsignor Domenico Graziani, vescovo di Crotone e delegato CEC per la Pastorale Sociale, che ha parlato di una Chiesa paradigmatica di quanto accade nel mondo. “Chiesa – ha aggiunto il vescovo – che oggi vive una crisi culturale, un deficit antropologico, che è anche un deficit cristologico. Da qui deve partire il lavoro della Chiesa che deve puntare sui gesti concreti, sull’educazione alla socialità e alla politica e sull’accoglienza”.* nostro inviato* Il pezzo è anche sul numero di PdV di questa settimana