Chiesa
Peter is here, il videogioco per conoscere la Basilica Vaticana

Il progetto informatico anticipa il Giubileo del mondo educativo che si svolgerà a novembre
Coniugare umanesimo e tecnologia è oggi una delle sfide principali per un’educazione al passo con i tempi. Peter is Here: AI for Cultural Heritage è il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra la Fabbrica di San Pietro e Minecraft di Microsoft, una piattaforma per l’implementazione di giochi a scopo educativo. Il prodotto, che sfrutta i moderni linguaggi informatici, è stato realizzato guardando ai bisogni di apprendimento dei più piccoli e dei più giovani, i quali possono navigare su questa piattaforma digitale per conoscere la storia della Basilica Vaticana. Peter is here si presenta come un videogioco interattivo che stimola le facoltà intellettive in modo creativo e inclusivo, proponendo svariati percorsi di ricerca e di approfondimento storico. La tecnologia di Intelligenza Artificiale, in particolare, rende più dinamica l’acquisizione delle conoscenze. L’utente può interagire attivamente con un ambiente digitale completo, che presenta le preziosità del nostro patrimonio culturale ecclesiastico, mescolando spiritualità e messaggio evangelico. Può virtualmente muoversi tra le colonne e i mosaici, può provare ad effettuare finti lavori di restauro, assimilare pezzi di storia della Chiesa, fingersi progettista, osservare le architetture, ripercorre le tappe di costruzione della Basilica Vaticana e apprezzare affreschi e dipinti. Un aspetto fondamentale è la collaborazione con gli altri mediante forme di cooperative learning, che stimolano l’interazione e rendono possibile momenti di fraternità online. Il progetto è stato presentato presso la sede dell’Associazione della Stampa esterna a Roma il 18 marzo, giorno della vigilia della festa di San Giuseppe. Il padre putativo di Gesù, primo educatore per eccellenza, è l’esempio a cui ci si è ispirati per realizzare quest’iniziativa pedagogica e tecnologica, che mira a elargire contenuti sani per una buona crescita umana. Presenti all’incontro il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, Allison Matthews, direttore di Minecraft Education, Mauro Antonelli, capo segreteria tecnica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, mons. Carlo Maria Polvani, segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e Padre Enzo Fortunato, direttore editoriale del magazine “Piazza San Pietro”. Gambetti ha ricordato i benefici derivanti dall’approccio ludico, che rientra appieno tra le metodologie didattiche migliori per far crescere gli allievi, mettendoli in azione, sfidando la loro cognizione, coinvolgendoli attivamente e ponendoli al centro del loro percorso formativo. In un passo del Libro dei Proverbi la Sapienza, compagna di Dio durante la creazione, ricorre al gioco per connette il mondo materiale a quello divino: “Io ero con Lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno; giocavo davanti a Lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre” (Pr 8, 22-31). Il software vuole “avvicinare, attraverso l’intelligenza artificiale, la Basilica di San Pietro alle persone e favorire anche un’esperienza spirituale”, ha sostenuto sempre Gambetti. Questo videogioco si rivolge a tutti e, in particolare, alle nuove generazioni, a cui bisogna insegnare ad “armare i cuori di un desiderio di bellezza e di fraternità”, ha ricordato l’arciprete della Basilica Vaticana. I giovani, quindi, sono i veri protagonisti di questa piattaforma pedagogica, il cui uso serve per elevare la natura umana sul piano divino, ponendo l’uno accanto all’altro cielo e terra e garantendo la conoscenza. “Viviamo in un mondo in cui i videogiochi tendono ad anestetizzare i giocatori”. In questo caso “il gaming propone invece dei temi didattici multidisciplinari e si realizzano anche forme di inclusività“, ha puntualizzato mons. Polvani. Padre Fortunato ha infine espresso un auspicio: “Vorremmo che questo possa diventare il gioco ufficiale della seconda Giornata mondiale dei bambini, in programma nel 2026”. Brad Smith, vice chairman e presidente di Microsoft, collegato da remoto, ha detto che, con Peter is here si è riusciti “a consegnare la cultura, la religione e il patrimonio di questa meravigliosa istituzione nelle mani dei bambini di ogni paese del mondo”. L’accesso al programma è disponibile a tutti gli utenti con licenza nella library di lezioni di Minecraft Education. Allievi e docenti posso scaricare gratuitamente una versione gratuita, accedendo con l’account Office 365 o Microsoft 365 Education. I docenti hanno a disposizione dei quaderni di lavoro, per agevolare la comprensione contestuale di ogni sito di restauro da parte degli allievi. Le scuole cattoliche di tutto il mondo e quelle italiane sono le prima a integrare questo videogioco nella loro azione didattico-formativa. Si sta anche pensando di inserire Peter is here nel Giubileo del mondo educativo a novembre, perché è un’esperienza di preservazione culturale.