Presentato il volume “Calabria insolita”

Il volume raccoglie storie inedite o dimenticate, curiosità a approfondimenti su eventi, personaggi e luoghi della Calabria

È stato presentato nei giorni scorsi, nella prestigiosa cornice del Salone degli specchi del Palazzo della Provincia nel centro storico di Cosenza, il volume “Calabria Insolita” di Francesco Paolo Dodaro. Una raccolta, come dice lo stesso sottotitolo del volume pubblicato da Pellegrini Editore, di storie inedite o dimenticate; curiosità e approfondimenti su eventi, personaggi e luoghi della Calabria che nascondono storie tante volte sconosciute ai più, ma meritevoli di essere disvelate. L’autore, Socio dell’Accademia Cosentina e impegnato in numerosi sodalizi culturali attivi in città, come l’Associazione culturale Coriolano Martirano di cui è presidente, dedica i trenta capitoli in cui il volume è strutturato ad altrettanti temi, ognuno dei quali affrontato con uno stile scorrevole ma accurato.L’evento è stato coordinato da Ginevra Vercillo, che ha dato avvio al viaggio tra le pagine del volume introducendo i presenti alle tante storie che, ciascuna con le sue peculiarità, raccontano diversi luoghi della regione, da Acri alla Sila, da Cosenza ad Aprigliano.Dopo i saluti istituzionali, hanno preso la parola le presidenti di alcune delle associazioni culturali più impegnate a Cosenza sul fronte culturale. Maria Cristina Parise Martirano, presidente del Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri, ha sottolineato l’impegno di Dodaro nell’ambito della storia locale affermando che in ciò è il degno erede di Coriolano Martirano, autore che ha dedicato gran parte delle sue opere alla storia della città dei Bruzi. Un plauso alla fatica editoriale di Dodaro è giunto anche da Gabriella De Falco, presidente del Laboratorio Culturale Cosenza che Vive, una delle associazioni che per prime hanno iniziato a dare attenzione al centro storico cosentino con numerose iniziative, il cui archivio di famiglia è stato la fonte di alcune delle storie narrate nel volume. Anche Gabriella Coscarella, presidente dell’Associazione Culturale Xenìa, ha rimarcato la necessità di riscoprire anche gli aspetti meno conosciuti della nostra storia ed ha evidenziato l’impegno di Francesco Paolo Dodaro su questo fronte.Gli interventi sono stati affidati a Lorenzo Coscarella, storico e giornalista, e a Fulvio Terzi, architetto e già funzionario della Soprintendenza di Cosenza. Coscarella ha messo in evidenza il lavoro di ricerca svolto da Dodaro, indicando alcune delle tematiche portanti del volume e delle curiosità più interessanti che il lettore può scoprirvi. Terzi ha invece inquadrato il lavoro di Dodaro nel più ampio contesto culturale di una Calabria che, partendo dall’Età antica e giungendo fino ad oggi, ha sviluppato una propria e forte identità che ha però bisogno di essere valorizzata e scoperta. In un dialogo con Ginevra Vercillo, l’autore del volume ha dunque tenuto l’intervento conclusivo, ringraziando i presenti tra il pubblico e le personalità susseguitesi al tavolo dei relatori, e raccontando le motivazioni che lo hanno spinto a dare alle stampe il suo lavoro. Una passione, la sua, nata partendo dalla scoperta della storia della propria famiglia e cresciuta poi coinvolgendo il territorio di appartenenza.